La percentuale è cresciuta del 4,5% in un anno
I dati partono dal secondo Rapporto del benessere equo e solidale dell’Istat e del Cnel, e secondo gli specialisti “il perdurare di un difficile contesto ha inciso notevolmente sul grado di soddisfazione rispetto alla propria vita in quelle fasce di popolazione che più erano ottimiste fino all’anno scorso”. Per benessere soggettivo, aggiunge Stefano Agostini,presidente e ad del Gruppo Sanpellegrino, che ha promosso l’evento, “intendiamo uno stare bene alla portata di tutti, che nasce dalle proprie necessità, abitudini e inclinazioni, e quindi perseguibile anche in momenti di difficoltà come quello attuale”.
Secondo gli esperti questo calo di benessere soggettivo tra i giovani dipende tra le altre cose “dalle condizioni economiche
individuali, come la mancanza di un aumento di reddito o la perdita del posto di lavoro, che hanno effetti molto diversi a seconda del contesto in cui si verificano e impattano quindi in maniera differente sul grado di soddisfazione per la propria vita”.