Sono circa 400 ogni anno i casi di avvelenamento.
Nei periodi invernali aumenta, infatti, la necessità di riscaldare gli ambienti e con essa il rischio di avvelenamento da monossido di carbonio (CO),un gas altamente tossico, inodore, incolore, non irritante e impercettibile. Pochi consigli possono aiutare a prevenire un’intossicazione prevalentemente stagionale causata dalla “cattiva” combustione di carburanti o altri composti contenenti carbonio.
Le cause principali sono dovute a Processi di combustione in ambiente povero di ossigeno; a impianti mal funzionanti, installati scorrettamente, o inattivi da tempo e non controllati. Per cui è utile provvedere a una manutenzione regolare degli impianti termici da parte di personale qualificato e controllare periodicamente i requisiti di sicurezza dei dispositivi senza modificarli autonomamente; verificare il tiraggio dei camini; garantire un adeguato apporto di ossigeno nei locali dove avvengono processi di combustione; non utilizzare bracieri, barbecue, generatori di corrente o altri motori in ambienti chiusi.
In caso di sospetta intossicazione cosa fare? E’ necessario fare attenzione al pericolo di inalazione durante il soccorso; allontanare il sospetto intossicato dall’ambiente contaminato e, se incosciente, posizionarlo sul fianco; aerare i locali; chiamare il 118.
L’intossicazione da monossido di carbonio è una delle cause più frequenti di avvelenamento acuto accidentale nei paesi industrializzati.
“ Le conseguenze di un’intossicazione da CO – affermano i tossicologi del Centro Antiveleni di Pavia dell’IRCCS Fondazione Maugeri – dipendono dalla durata di esposizione e dalla concentrazione del gas inalato. Possono essere lievi (cefalea, nausea, vomito, stanchezza) o gravi (confusione mentale, perdita di coscienza, sopore, coma, convulsioni, ma anche dolore toracico o cardiopalmo) o La terapia per gli intossicati è l’ossigenoterapia che, in molti casi, deve essere effettuata in camera iperbarica. L’intossicazione da monossido di carbonio, oltre ai sintomi immediati, può essere causa di danni che si manifestano anche a distanza di mesi. È pertanto importante, per i pazienti che sono stati vittima di intossicazione, effettuare dei controlli clinici mirati nel tempo, in centri specializzati, quale il Centro Antiveleni di Pavia.”