L’evento al Dipartimento di scienze degli alimenti (Dial) dell’Università di Udine
Il workshop è organizzato dal Dial con il Consiglio Oleicolo Internazionale (COI) di Madrid, massima organizzazione mondiale per le norme internazionali e la cooperazione tecnica nel settore dell’olivicoltura e della produzione e controllo degli oli d’oliva, fondato nel 1959 sotto il patrocinio delle Nazioni Unite e unica organizzazione intergovernativa mondiale nel settore dell’olio di oliva e delle olive da tavola.
«Questi incontri – spiega Lanfranco Conte, direttore del Dial dell’ateneo di Udine – si svolgono generalmente due volte all’anno presso il Coi a Madrid. Per la prima volta quest’anno l’incontro si svolge al di fuori del quartier generale del Coi, e proprio all’Università di Udine grazie alla ventennale collaborazione in atto tra il gruppo di ricerca di chimica degli alimenti del Dial e il Coi. Questa collaborazione ha anche permesso agli studenti del corso di laurea magistrale in scienze e tecnologie alimentari, curriculum controllo e gestione della qualità, di seguire le sessioni in aula con i chimici del Coi».
Al seminario parteciperanno anche Jean Lous Barjol e Mercedes Fernandez, rispettivamente direttore esecutivo e il capo del Servizio tecnico del Coi, e Sandrine Valentin, capo ufficio tecnico della Direzione generale agricoltura e sviluppo rurale – unità C2: vino, bevande alcoliche, prodotti orticoli e colture specializzate della Commissione Europea. Il workshop, in particolare, verificherà i punti di maggiore criticità presenti nei metodi ufficiali di analisi per gli oli d’oliva adottati dal COI, e di conseguenza dalla UE, e dal Codex Alimentarius.