E’ stato scoperto infatti che i due ceppi avrebbero la capacità di inibire la crescita di alcuni agenti patogeni e diminuire la produzione di composti pro-infiammatori. “L.salivarius LS01 e B. breve BR03 hanno mostrato promettenti proprietà probiotiche e attività immunomodulante benefiche, che aumentano quando i due ceppi sono impiegati in combinazione nella stessa formulazione“, sottolineanogli autori dello studio,condotto dell’Università di Milano e dell’ IRCCS Istituto Ortopedico Galeazzi del capoluogo lombardo.
Probiotici e risposta immunitaria
Secondo la definizione ufficiale della FAO e OMS, i probiotici sono “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite”.
Nello studio i ricercatori milanesi indicano che la prevalenza delle malattie allergiche nei paesi industrializzati sono aumentate significativamente negli ultimi anni.
Numerosi studi indicherebbero una ridotta incidenza di allergie nei bambini trattati con specifici ceppi probiotici in grado di diminuire la produzione di citochine Th2, mantenendo la produzione di Th1 stabile; questodato rafforzerebbe l’ipotesi che i ceppi probiotici potrebbero essere utilizzati nel trattamento di malattie allergiche.
Gli autori comunque concludono sottolineando la necessità di ulteriori studi per valutare in modo più ampio l’impatto clinico di LS01 e BR03 in soggetti affetti da asma allergico, al fine di sviluppare un bioterapia in grado di migliorare i sintomi.
1.Allergy, Asthma & Immunology Research – July 2015, Volume 7, Number 4, Pages 409-413, “Immunomodulatory Effects of Lactobacillus salivarius LS01 and Bifidobacteriumbreve BR03, Alone and in Combination, on Peripheral Blood Mononuclear Cells of Allergic Asthmatics” – Authors: L. Drago, E. De Vecchi, A. Gabrieli, R. De Grandi, M. Toscano.