Kinesio taping: a cosa serve e come si applica il nastro per i dolori

Kinesio taping: a cosa serve e come si applica il nastro per i dolori

Il termine kinesio taping indica una modalità di applicazione di un nastro elastico adesivo sulla pelle, con l’obiettivo di supportare muscoli, tendini o articolazioni e di alleviare dolori o tensioni. Negli ultimi anni ha guadagnato grande popolarità, in ambito sportivo e riabilitativo, grazie al suo aspetto “visivo” e al presunto effetto benefico immediato.

A cosa serve il kinesio taping?

Il kinesio taping viene impiegato per vari scopi: alleviare il dolore, migliorare la circolazione linfatica, sostenere strutture muscolari o tendinee, supportare la mobilità articolare senza immobilizzazione completa. Secondo una descrizione clinica, questo nastro elastico funziona perché “solleva” leggermente la pelle, incrementando lo spazio sottocutaneo, migliorando il flusso linfatico e riducendo la pressione sui nocicettori della pelle.

In ambito sportivo o traumatologico, il kinesio taping è utilizzato come coadiuvante nel trattamento di contratture, stiramenti, dolori muscolari cronici o acuti, patologie tendinee o per sostenere la mobilità durante la riabilitazione. Tuttavia, l’efficacia clinica superiore al placebo non è ben documentata.

Le teorie più accreditate, ipotizzano che il kinesio taping potrebbe migliorare la propriocezione e l’attività muscolare, ma con risultati variabili e spesso di breve durata. In sintesi, il kinesio taping può essere utile come supporto nel percorso di riabilitazione o nelle fasi acute di dolore muscolo-scheletrico, ma non sostituisce la terapia fisioterapica, l’esercizio e la valutazione professionale.

Il kinesio taping è una tecnica elastica che sostiene muscoli e articolazioni, alleviando dolore e tensione senza limitare i movimenti

Quali sono gli effetti collaterali del kinesio taping?

Pur essendo generalmente considerato una tecnica a basso rischio, l’applicazione del kinesio taping non è priva di possibili effetti collaterali. Tra i più comuni troviamo irritazione cutanea, reazioni allergiche al nastro adesivo (tra 5 % e 15 % degli utenti) bolle o vesciche se il nastro rimane applicato troppo a lungo o se la pelle non è adeguatamente pulita prima dell’applicazione.
Inoltre, c’è da considerare che, se la tecnica non viene applicata correttamente, ad esempio se la tensione del nastro, la direzione o la posizione non sono ottimali, l’efficacia può essere ridotta o addirittura assente. Infine, vi sono condizioni in cui l’applicazione può non essere indicata o richiede cautela, ad esempio pelle molto fragile, ferite aperte, allergia nota all’adesivo, o in presenza di problemi di circolazione grave. In ogni caso, la tecnica non comporta facilmente effetti collaterali gravi, ma va applicata da personale competente e monitorata.

I nastri colorati del kinesio taping migliorano il flusso linfatico e riducono la pressione sui recettori della pelle, favorendo il recupero

Chi può mettere il taping?

L’applicazione del kinesio taping richiede una certa competenza tecnica: conoscere l’anatomia della zona, la direzione dei fasci muscolari, la tensione del nastro, la modalità di applicazione (da dove a dove si stenda il nastro) e il tipo di tecnica (facilitazione muscolare, inibizione, drenaggio linfatico, correzione articolare).

In Italia, solitamente è consigliato che l’operatore sia un Fisioterapista o un professionista sanitario qualificato in riabilitazione muscolo-scheletrica, che abbia competenza anche nell’uso della tecnica del taping.
È possibile che anche l’utente stesso si applichi il nastro a casa, ad esempio nei casi sportivi esperti, ma il risultato è spesso inferiore rispetto all’applicazione professionale, sia per difficoltà tecniche sia per assenza di valutazione clinica. Quindi, in termini di affidabilità, è preferibile rivolgersi a un professionista.

L’efficacia del kinesio taping dipende dalla corretta applicazione e dalla valutazione professionale della zona da trattare

Quanto dura l’effetto del taping?

La durata dell’effetto del kinesio taping dipende da diversi fattori: la zona di applicazione, l’attività fisica del soggetto, la sudorazione, l’aderenza della pelle e la tecnica utilizzata. Il nastro può rimanere applicato da qualche giorno fino a circa una settimana e non oltre tre settimane, se sono soddisfatte le condizioni ideali (pelle pulita, zona poco soggetta a forte attrito, buona aderenza).  Tuttavia, l’effettiva durata dell’effetto terapeutico, ovvero il sollievo dal dolore o il miglioramento della funzione, tende ad essere più breve. Alcuni studi pubblicati su PubMed mostrano miglioramenti a breve termine (immediato o entro 24-48 ore) ma non evidenziano differenze significative a lungo termine rispetto ai controlli.
È quindi bene considerare il kinesio taping come un supporto temporaneo, da inserire in un percorso più ampio di riabilitazione, e non un “rimedio permanente” che sostituisce l’esercizio, la fisioterapia o i trattamenti medici.

Tra i pochi effetti collaterali del kinesio taping si segnalano irritazioni cutanee o reazioni allergiche, di solito lievi e temporanee

Cosa cambia il colore del tape?

Un aspetto molto visibile del kinesio taping è l’uso di nastri di diversi colori: blu, rosa, nero, beige, giallo, verde. Questo solleva spesso la domanda: cambia qualcosa il colore del nastro? In breve: no, non ci sono evidenze scientifiche solide che il colore del tape influenzi il risultato terapeutico. Il colore è una semplice questione di preferenza personale.
Il colore può avere un ruolo nella percezione del paziente (effetto placebo) o nel marketing, ma dal punto di vista funzionale il materiale di base è simile: cotone elastico con adesivo acrilico, concepito per modificare la tensione della pelle e stimolare i recettori cutanei.
Quindi, quando si sceglie un nastro per kinesio taping, la priorità deve essere la qualità del materiale, la corretta tecnica di applicazione e la valutazione clinica, non il colore.

Il kinesio taping professionale può restare applicato per diversi giorni, garantendo sostegno e libertà di movimento

Quanto costa farsi mettere il taping?

In Italia, il costo per una seduta di applicazione del taping elastico può variare sensibilmente in base al professionista, alla località, e al trattamento associato. È possibile trovare prezzi molto contenuti a partire da circa 15 € in alcuni poliambulatori. In altri casi, per applicazioni più complesse o in strutture di fascia alta, il prezzo può salire anche fino a 40-60 €.
Spesso il costo non riguarda solo il nastro: include la valutazione, la consulenza, l’applicazione della tecnica e eventuali controlli successivi. Se il kinesio taping è applicato come parte di una seduta fisioterapica più ampia (esercizio, valutazione, terapia manuale), il costo sarà maggiore.

Il costo del kinesio taping varia in base al tipo di applicazione e al professionista, con prezzi medi tra 15 e 60 euro

Come si applica il kinesio taping

L’applicazione del kinesio taping segue una procedura precisa che combina valutazione, tecnica e manualità. Tutto inizia con l’osservazione del paziente: il professionista analizza la zona dolente, la postura, la mobilità e le eventuali tensioni muscolari o articolari. Questa fase è fondamentale per decidere come posizionare il nastro e quale effetto si vuole ottenere, ad esempio un’azione di supporto, di scarico o di stimolazione del muscolo.

Una volta individuata la zona da trattare, la pelle viene accuratamente pulita e asciugata, in modo da eliminare sudore o residui di creme che potrebbero ridurre l’aderenza del tape. Il nastro, realizzato in cotone elastico e adesivo anallergico, viene poi tagliato nella forma e lunghezza più adatta: lineare, a “Y”, a “X” o a “ventaglio”, a seconda della funzione terapeutica.

La tecnica di applicazione varia in base al tipo di obiettivo. Quando si vuole ridurre la tensione di un muscolo, il tape viene applicato dal punto di inserzione a quello di origine, con una tensione minima. Se invece si desidera stimolare il muscolo, la direzione si inverte e la tensione aumenta leggermente. Nei casi di edema o problemi linfatici, il nastro può essere tagliato a strisce sottili disposte a ventaglio per facilitare il drenaggio.

Durante l’applicazione, il fisioterapista tende delicatamente la pelle e stende il nastro con una trazione controllata, solitamente tra il 10% e il 15% della sua estensibilità. L’adesivo viene poi “attivato” frizionando leggermente con la mano per scaldarlo e migliorarne la tenuta. Dopo aver completato l’applicazione, il paziente può essere invitato a eseguire alcuni movimenti, in modo da testare la corretta aderenza e l’effetto di sostegno del tape.

Il kinesio taping può restare in posizione per diversi giorni, anche durante l’attività fisica o la doccia, a patto che la pelle resti integra e che il nastro non perda aderenza. Prima di rimuoverlo, è consigliabile inumidire l’area per evitare irritazioni.

Questa procedura, apparentemente semplice, richiede però una conoscenza approfondita dell’anatomia e della biomeccanica: una tensione eccessiva o una direzione errata possono ridurre l’efficacia o creare fastidio. Per questo motivo, anche se oggi il kinesio taping è diffuso in ambito sportivo e domestico, l’applicazione da parte di un fisioterapista esperto rimane la scelta più sicura e funzionale.

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