Finora erano stati riprodotti solo organi meno complessi come fegato o rene
I realizzatori della ricerca, Juergen Knoblich e Madeline Lancaster, sono partiti dalle cellule staminali e da staminali pluripotenti, che immerse in una soluzione con diversi nutrienti, hanno dato origine a un foglietto di tessuto embrionale, il neuroectoderma.
Frammenti di questo tessuto sono stati poi inseriti in un bioreattore dove il tessuto embrionale si è ulteriormente evoluto in forma di mini-cervelli. Dopo quattro mesi di tempo hanno raggiunto una dimensione massima di quattro millimetri, con milioni di neuroni perfettamente funzionanti. Finora con le staminali erano stati riprodotti solo organi meno complessi come fegato o rene.
“Il mi-cervello – hanno riferito i ricercatori – verrà usato per riprodurre malattie neurologiche finora impossibili da studiare in un modello. Per ora – hanno aggiunto – il nostro è solo un abbozzo poiché siamo ancora lontani dall’essere in grado di riprodurre in laboratorio un cervello simile a quello umano”.