I risultati di uno studio tutto italiano
“Abbiamo coinvolto le strutture che in tutta la Penisola si occupano di questa malattia, ancora troppo poco conosciuta – spiega il prof. Felice Petraglia, coordinatore del progetto, Vice-Presidente della Società Italiana Endometriosi e Patologia Mestruale (SIEPAM) e Direttore della Clinica Ostetrica e Ginecologica dell’Università di Siena-. L’indagine è stata promossa su 120 donne alle quali è stato somministrato una terapia a base di Dienogest (Visanne il primo progestinico orale specifico per questa patologia). Abbiamo visto che dopo soli 3 mesi di terapia il 70% delle pazienti con endometriosi, che prima avevano una scarsa qualità di vita, sono tornate a condurre un’esistenza del tutto normale, dimenticandosi dolore e problematiche psicologiche legate all’endometriosi. Con vantaggi diretti anche per il sistema: si calcola, infatti, che i costi legati ai congedi lavorativi per le donne con endometriosi superino i 4 miliardi l’anno solo in Italia e 30 in Europa. E’ la prima volta che si dimostra scientificamente che con la sola terapia, senza il ricorso alla chirurgia, si ottengono risultati così eclatanti”.
La ricerca è stata presentata oggi ufficialmente al convegno SIEPAM Il management clinico dell’endometriosi che si svolge, oggi e domani, a Verona. “La malattia – sottolinea il prof. Luigi Fedele Presidente SIEPAM e Direttore del Dipartimento per la salute della donna, del bambino e del neonato della Clinica “Mangiagalli” Università di Milano – si manifesta quando cellule di endometrio, il tessuto che riveste l’utero, migrano in altre sedi del corpo. La diagnosi è spesso difficile e lunga e a volte, prima di riconoscerla, passano anche alcuni anni. Le cause dell’endometriosi non sono ancora chiare”. “E’ una malattia che sta diventando tipica dei Paesi occidentali, dove la natalità è ridotta ed il primo figlio è cercato in età più avanzata – sottolinea Petraglia -. Un’altra possibile causa è da ricercare nella dieta. Alcuni alimenti, infatti, possono contenere sostanze ad attività ormonale sull’organismo femminile”.
Il Dienogest (Visanne) è una cura innovativa che da oltre un anno è a disposizione delle donne italiane. “Il farmaco provoca uno stato di completa inibizione dell’ovulazione – sottolinea Petraglia -, ed una volta interrotta l’assunzione l’attività ovarica e mestruale femminile riprende regolarmente. A differenza di altre molecole usate per l’endometriosi non provoca effetti collaterali come peluria, dolori gastrici ed insonnia. Quindi è possibile utilizzarlo per periodi più lunghi rispetto alle terapie finora conosciute”.
“Grazie a questi nuovi farmaci possiamo indirizzare meglio l’uso del bisturi nel contrastare l’endometriosi – ricorda Fedele -. Il trattamento chirurgico rientra tra le indicazioni in casi specifici. Oltre ad essere molto invasivo, una donna operata può presentare comunque ricomparse della malattia nel 50% dei casi”. “L’endometriosi non causa “solo” dolore, assenze dal lavoro e qualità di vita compromessa – affermano i proff Fedele e Petraglia -. La malattia, se non curata adeguatamente può portare all’infertilità o sterilità femminile. Inoltre, a differenza di tante altre patologie, la sua prevenzione è molto difficile, e si parla sempre più di fattori genetici. Il disturbo non deve essere sottovalutato sia da parte dei medici che delle donne. Colpisce soprattutto dai 25 ai 35 anni e quindi donne che si trovano nel pieno dell’età riproduttiva. Questo nostro nuovo studio ha dimostrato chiaramente che è possibile curare, senza bisturi e con farmaci specifici, i sintomi della malattia e restituire alle donne il proprio benessere psico-fisico. I risultati ora dovranno rappresentare un riferimento per un approccio attuale da parte di tutti gli specialisti nei confronti di una patologia di cui si parla ancora troppo poco”.