L’ipnosi per combattere il dolore cronico nei bambini

L’ipnosi per combattere il dolore cronico nei bambini
Vari studi testimoniano l’efficacia della tecnica anche sugli adolescenti
 
L’America Pain Society raccomanda l’ipnosi come trattamento per i bambini che soffrono di dolore acuto. Infatti, uno studio condotto in anestesia pediatrica dimostra che l’uso dell’ipnosi come trattamento aggiuntivo: consente un maggior controllo del dolore, riduce l’ansia preoperatoria, rende il decorso postoperatorio meno doloroso e la ripresa più rapida con minor giorni di degenza.
 
L’ipnosi è stata utilizzata con successo nella riduzione delle fratture con bambini ai quali non potevano essere somministrati analgesici. Nei casi di interventi invasivi e dolorosi post ustioni e nell’odontoiatria, evitando o riducendo l’anestesia dentale.
 
Nel caso del dolore cronico, uno studio su 144 bambini ed adolescenti affetti da cefalea cronica, ha rilevato una riduzione statisticamente significativa nella frequenza, intensità e durata del dolore di testa. Un lungo periodo di follow up ha evidenziato che i ragazzi oltre a veder migliorare il mal di testa avevano avuto modo di applicare l’autoipnosi con successo anche in altri stati di dolore e stress.
 
Un recente studio su 52 pazienti pediatrici affetti da dolore addominale e sindrome dell’intestino irritabile ha evidenziato una significativa differenza rispetto a quelli seguiti con trattamento medico standard, con remissione a 5 anni dal trattamento. Oltre al dolore acuto e cronico, i vantaggi nei problemi pediatrici più frequenti sono ampiamente documentati e testimoniati da un significativo aumento della qualità di vita dei piccoli pazienti. Nel caso di insonnia su un gruppo di 84 ragazzi in età scolare, si è visto che sole due sessioni di ipnosi erano sufficienti per il 68% di loro.
 
La pediatra Barbara Adinolfi e la psicologa Nicoletta Gava, entrambe del Milton Erickson Institute di Torino, hanno redatto una review su studi condotti negli ultimi 20 anni. “I bambini sono intensamente coinvolti nella loro terapia ipnotica – sottolineano Adinolfi e Gava – perché si gestiscono da soli, utilizzando le loro attitudini e capacità attraverso l’autoipnosi che apprendono molto velocemente. Anche i bambini molto piccoli possono imparare queste tecniche, ottenendo notevoli miglioramenti nella loro salute, qualità della vita  e soprattutto autostima”.