La tossina botulinica di tipo A non è una sostanza giovane: è stata isolata per la prima volta nel 1919, quindi quasi un secolo fa. «Relativamente giovane è il suo utilizzo a fini terapeutici: risale al 1989 l’approvazione da parte dell’Fda per il trattamento del blefarospasmo associato a distonia. Ancora più recente il suo uso a fini estetici: nel 2002 negli Stati Uniti e nel 2004 in Italia», ricorda Signorini. «I continui studi ne stanno rivelando le grandi potenzialità sia in ambito estetico nell’attenuazione delle rughe, sia in campo terapeutico: tra gli altri usi, è riconosciuta nella cura dell’iperidrosi, della sindrome di Frey e della cefalea».
Per spiegare le potenzialità della tossina botulinica e i suoi utilizzi AITEB ha organizzato “Meet the Expert” un ciclo di incontri con esperti di fama mondiale.. «Sono tre appuntamenti di una giornata ciascuno pensati per favorire il diretto confronto tra partecipanti e relatori», spiegaGiuseppe Sito, vicepresidente di AITEB. Il primo incontro, in programma a Roma all’ospedale San Giovanni Calibita Fatebenefratelli giovedì 14 maggio, vedrà protagonisti due medici internazionali. «Avremo Phillip Monroe Levy che è stato uno dei pionieri della tossina botulinica in Europa, nonché inventore del cosiddetto “Nefertiti Lift” ovvero un lifting non chirurgico per ridefinire le linee della mascella e del collo con il botulino», aggiunge Sito. «In cattedra salirà anche Fabio Ingallina, responsabile del dipartimento di chirurgia plastica e ricostruttiva della clinica Di Stefano Velona di Catania, componente del comitato scientifico del Congresso Internazionale SIES di Bologna e autore del libro “Anatomy and Botulin Toxin injections”. L’incontro vedrà al mattino alcune presentazioni teoriche, nel pomeriggio è prevista una sessione di trattamenti dal vivo, così da avere un confronto diretto con questi specialisti».
Gli altri incontri sono in programma il 10 giugno a Roma con Arthur Swift e il 25 settembre a Bologna con Welf Prager. Per iscrizioni:www.aiteb.it