Arrivano da New York le ultime novità del settore
Il congresso ha fatto focus su una tecnica recente: il Macs lift (Minimal Access Cranial Suspension lifting). “Parliamo di una modalità di intervento di ringiovanimento del viso creata dai medici belgi Patrick Tonnard and Alex Verpaele”, prosegue Gilardino. “È un approccio interessante cosiddetto a “cicatrice corta” che risponde alla necessità di intervenire in modo più soft rispetto al lifting tradizionale. Questa tecnica prevede un’incisione più ridotta nella zona antistante l’orecchio, una posizione che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, la rende meno visibile rispetto all’incisione più lunga fatta dietro all’orecchio; la cicatrice si inserisce in una piega naturale”.
L’intervento prevede un riposizionamento dei tessuti interni. Spiega la dottoressa: “La guancia, il collo e la zona zigomatica vengono riposizionati verso l’alto con l’utilizzo di fili riassorbili. L’area di azione è più ridotta rispetto al lifting tradizionale e con una tecnica differente “a cerchio”: questo permette al Macs lift di avere anche un minor impatto con invasività ridotta, il gonfiore post-operatorio e gli edemi non risultano essere così evidenti come nei normali lifting facciali. E il recupero è di conseguenza più rapido. Nella maggior parte dei casi si può ritornare alle normali attività dopo circa una decina di giorni di convalescenza”.
Essendo una tecnica poco invasiva, presenta anche dei limiti. “Non è indicata nei casi con abbondante rilassatezza della pelle, in particolare nella zona del collo e nella parte inferiore del viso”, precisa Gilardino. “I risultati sono molto naturali: il ringiovanimento è visibile ma non eccessivo e i lineamenti del viso vengono conservati, mantenendo così la naturalezza del risultato. La correzione è particolarmente efficace nelle guance rilassate, negli zigomi e nel collo”.