Il Centro multidisciplinare di Chirurgia robotica dell’Aoup è in particolare l’unico, a livello internazionale, ad aver fin da subito puntato sulla multidisciplinarità come elemento imprescindibile per consentire l’integrazione tra i professionisti di ospedali diversi, precorrendo in questo i tempi delle attuali linee di indirizzo regionali. La standardizzazione delle procedure ha consentito poi l’ottimizzazione della produzione, il contenimento e, in alcuni casi, la riduzione dei costi di gestione ma fondamentale, in questo processo, è stata anche l’elevata padronanza degli operatori nell’uso della macchina, essendo l’ospedale di Pisa uno dei primi tre in Italia ad aver acquistato il primo robot nel lontano 2001. Da allora sono state acquisite le versioni più avanzate fino all’ultima, il “Da Vinci Xi” che, fra le varie caratteristiche, vanta quella della compatibilità con molti tipi di interventi mini-invasivi grazie all’ampia dotazione di endoscopi. Il sistema riduce inoltre i tempi di preparazione pre-intervento grazie alla possibilità di preselezionare automaticamente il posizionamento dei bracci operatori, con risoluzioni visive che consentono anche la sezione di microvasi.
Proprio in virtù di queste specifiche tecniche e della lunga esperienza in campo formativo maturata dagli operatori del Centro – sia medici che infermieri che, negli anni, hanno istruito colleghi in tutta Europa – la casa madre produttrice del sistema robotico ha individuato in Pisa la sede europea per la ricerca sull’interazione della macchina con il tavolo operatorio e per l’addestramento clinico. E sempre Pisa è attualmente il primo centro in Europa ad aver usato le suturatrici robotiche per la . Al termine delle relazioni hanno richiesto di condividere l’esperienza pisana numerosi colleghi di altri Paesi ed, in particolare, quelli dell’ospedale di Greenville (South Carolina), uno dei centri di formazione più prestigiosi per l’addestramento di chirurgia robotica in ambito cardiochirurgico (gruppo R. Chitwood) e quelli dell’ospedale universitario Charité di Berlino, considerato uno dei più importanti a livello europeo (edm).