Per l’Associazione dei produttori di equivalenti è fondamentale che la guida parta dalle esigenze di informazione manifestate dagli utenti del Servizio Farmaci.
“Mi sembra purtroppo evidente che hanno ancora circolazione informazioni scorrette, dubbi e paure a proposito del medicinale equivalente che non hanno alcun senso alla luce dei dati scientifici e soprattutto della normativa che regge l’introduzione di questi farmaci. Il ricorso agli equivalenti a volte suscita perplessità che invece non si presentano in altre occasioni eppure, come sottolinea il professor Luca Pani, direttore generale dell’AIFA, per gli equivalenti è possibile tracciare un profilo rischio/beneficio più definito rispetto a quanto sia possibile per qualsiasi nuovo medicinale” prosegue Häusermann.
“Molto è cambiato dal 2005 a oggi, è vero, ma molto resta ancora da fare per portarci alla pari con il resto dell’UE e ci auguriamo che questa guida possa essere un contributo determinante “.