“L’Health Tecnology Assessment – spiega il professor Amerigo Cicchetti, dell’Unità di Valutazione delle Tecnologie del Policlinico Gemelli – è un approccio multidimensionale alla valutazione delle tecnologie sanitarie. Si basa su un metodo scientifico di analisi delle terapie, finalizzato al supporto delle decisioni da prendere nel contesto sanitario, e quindi a beneficio dei policy makers, sia a livello nazionale e regionale che a livello aziendale. Di qui la composizione dell’uditorio che sarà presente in aula: i pubblici decisori dei diversi livelli, ma anche coloro che contribuiscono alla creazione delle evidenze scientifiche da condividere con i policy makers, e quindi ricercatori, analisti economici, operatori sanitari e farmacisti. Per la valutazione della nuova terapia, infatti, prendiamo in esame molti parametri, che coinvolgono gli attori più diversi del panorama sanitario: anzitutto la sicurezza della nuova tecnologia, poi l’efficacia clinica, subito dopo l’impatto economico – la cosiddetta cost-effectiveness – e infine l’impatto organizzativo, sociale, etico e legale. Per quanto concerne l’HTA nella gestione del Breakthrough cancer Pain, ovvero il dolore severo che compare nei pazienti oncologici benché già in cura per il tamponamento del dolore di base, mi pare che abbia particolare rilievo il profilo valutativo che afferisce alla sfera etica. Le implicazioni equitative dell’introduzione di una terapia contro il dolore episodico intenso, infatti, coinvolgono aspetti di giustizia sociale che non possono rimanere sullo sfondo delle nostre valutazioni politico-economiche: per un paziente oncologico che soffra di dolore episodico severo, veder correttamente trattato questo sintomo significa avere accesso ad una qualità di vita di livello superiore, e ciò è tanto più apprezzabile quando si tratti, come purtroppo accade spesso, di un’esistenza cronologicamente limitata proprio dalla patologia che al dolore dà luogo. Emerge così che le valutazioni etiche, nel caso dell’HTA nel dolore episodico intenso, sono forse il profilo valutativo più importante tra quelli presi in considerazione”. Il professor Cicchetti conclude presentando il panel dei relatori della giornata di formazione milanese sull’HTA nel dolore episodico intenso: “Tra i relatori che prenderanno oggi la parola, avremo i rappresentanti della SIFO, della Società Italiana di Farmacologia, della SICP, del Ministero della Salute, nella persona del dottor Marco Spizzichino, e il dottor Marco Marchetti per la SIHTA”.
Prossime tappe del Progetto, dopo la partenza da Roma della scorsa settimana e la giornata milanese di oggi, saranno Padova 21 maggio, Ancona 5 giugno, Messina 11 giugno e Firenze 18 giugno. Seguiranno, dopo la pausa estiva, Bari 13 settembre e Novara (data in corso di definizione). Le 8 città toccate dall’iniziativa sono state scelte cecando di includere, in base alla posizione geografica, il maggior numero di stakeholder.
L’accesso ad un’adeguata terapia antalgica è uno degli obiettivi della Legge 38 del 15 marzo 2010, attraverso la quale l’Italia si è distinta per sensibilità e attenzione verso i diritti del paziente: la cosidetta “legge 38 sul dolore” è infatti il primo sistema normativo, in ambito europeo, che riconosce al problema del dolore un’incidenza sulla qualità di vita del paziente e una capacità inabilitante che vanno arginate attraverso il riconoscimento e la tutela di veri e propri diritti fondamentali del malato. Si tratta di obiettivi ambiziosi, il cui raggiungimento appare un continuo work in progress soprattutto nell’ambito oncologico, nel quale il dolore può divenire uno dei principali problemi da fronteggiare. Per quanto concerne la diagnosi e il trattamento del dolore oncologico, negli ultimi anni particolare attenzione è stata posta nell’identificazione e gestione del BTcP, un tipo di dolore sottostimato e non trattato ancora in maniera appropriata.