Quasi la metà degli utenti online usa la rete per cercare informazioni sanitarie
Il secondo fattore è la ricerca di privacy. È il caso di un tema delicato come l’andrologia – prosegue Davanzo – Spesso si ha timore di presentarsi nello studio di un andrologo: timore non certo dettato da paura, quanto dalla ricerca di una maggiore riservatezza. Nonostante le diverse campagne di sensibilizzazione che vengono promosse, gli uomini sono abbastanza ostili a sottoporsi a controlli periodici. E, prima di affrontare una visita vera e propria, preferiscono chiedere consulenza ad uno specialista. Il web aiuta ad assicurare un’aurea di anonimato, permettendo anche di avere un confronto più aperto e diretto medico-paziente”.
Prima del medico infatti viene internet: qui si vanno a cercare informazioni relative alla salute. Secondo un’indagine Istat del 2012, circa la metà (oltre il 45%) degli utenti di internet usa la rete per cercare informazioni sanitarie. Solamente cinque anni fa, la percentuale si fermava intorno al 30. “Spesso però il “fai da te” non è sufficiente”, rileva Davanzo. “L’informazione medico scientifica si è ampliata, ma non ha soppiantato il tradizionale rapporto medico-paziente: un rapporto diretto che un pc o un tablet possono facilitare, non richiedendo spostamenti da casa e potendo fissare l’appuntamento nell’orario più congeniale”.