“Umberto Veronesi — ha sottolineato Lucchini— è stato figlio di questo istituto per diventarne padre, sapendo come associare la ricerca e la clinica a garanzia della migliore terapia e, peraltro, decretandola tale solo quando capace di soddisfare i bisogni a tutto tondo della persona malata. Insomma, in questa culla di giganti, quale era e continua ad essere l’INT, ha predetto ciò che oggi è in atto nel Sistema Sanitario Lombardo: il passaggio epocale dal ‘curare’ al ‘prendersi cura’ del paziente”.
Alla cerimonia era presente anche il figlio Paolo, che ha tracciato un ricordo di Umberto Veronesi; il Prefetto di Milano Alessandro Marangoni, il Questore della Polizia di Stato Antonio De Iesu e tanti medici, ricercatori, infermieri e collaboratori che hanno affiancato il Professore nel suo percorso di scienziato e chirurgo lungimirante all’Istituto Nazionale dei Tumori. Lo hanno ricordato, tra emozione e racconti di vita vissuta insieme, il Direttore Scientifico Giovanni Apolone, Ugo Pastorino, Maria Grazia Daidone e Cristina Sonzogni con Leandro Gennari, Maria Ines Colnaghi e a Giuseppe Spinelli.