“I benefici della pillola sono ancora in parte sconosciuti alle nostre connazionali” spiega la dottoressa Franca Fruzzetti, della Clinica Ostetrica e Ginecologica, Ospedale S. Chiara Università di Pisa e membro della SIC. “È infatti ancora diffuso il credo che la pillola possa provocare il cancro” ha evidenziato la specialista “al contrario, studi clinici di grande rilevanza hanno dimostrato come gli estro-progestinici siano efficaci nel prevenire il tumore all’ovaio, il tumore all’endometrio e il tumore del colon retto”. La dottoressa Fruzzetti ha poi aggiunto: “Nel caso del carcinoma endometriale e di quello all’ovaio il rischio si riduce addirittura del 50% e l’effetto protettivo degli estro progestinici persiste per più di 20 anni dopo la sospensione e nel corso della post menopausa”.
“A conferma di quanto sopra” fa eco la professoressa Bruni “uno studio inglese condotto su oltre 300mila donne seguite per 39 anni ha dimostrato che la pillola non solo riduce la morbilità e mortalità per tumori, ma anche la mortalità in generale ”. Infine, l’amenorrea provocata da alcuni contraccettivi orali” ha aggiunto la dottoressa Fruzzetti “provoca un beneficio in termini di anemia da carenza di ferro e un minor ricorso a interventi chirurgici, con un conseguente maggior benessere quotidiano per le donne”.
“È necessario che gli specialisti e i medici di Medicina generale ed i Pediatri” afferma la professoressa Bruni “continuino a fare informazione ed educhino i propri pazienti su questo delicato tema”. “L’educazione a una maternità consapevole non deve avere quale destinatario finale solamente la donna” conclude “ma la coppia: solamente così è possibile dare il via a un’educazione sessuale completa e di più sicura efficacia”.