Secondo i medici occorre creare una vera rete assistenziale ospedale-territorio
Il progetto, promosso nel 2013 con il patrocinio del Ministero della Salute, ha riguardato un’indagine condotta in 15 centri ospedalieri per la cura del dolore e 65 medici di famiglia SIMG.
“I pazienti – hanno riferito i responsabili del progetto – si rivolgono direttamente ai centri specialistici di terapia antalgica quasi 1 volta su 2. Soffrono in media di un dolore severo, legato a lombalgia o lombosciatalgia”. E’ questo l’identikit del malato che cerca supporto in un ambulatorio specialistico per il dolore.
“Il progetto che abbiamo realizzato – spiega Marta Gentili, presidente dell’Associazione vivere senza dolore – ha evidenziato come sia indispensabile creare la rete territorio – ospedale. E’ necessario costruire un network tra malato, medico di famiglia e specialista del dolore sia per facilitare il percorso di cura dell’assistito, sia per ottimizzare le risorse a disposizione. Educare il paziente sul corretto iter da seguire e continuare nel processo di formazione rivolto al medico di famiglia: sono due obiettivi che, tutti insieme, dobbiamo perseguire per compiere ulteriori passi avanti nell’applicazione della Legge a tutela di chi soffre”.