Lo studio su 22 pazienti pubblicato dai ricercatori dell’Università del Michigan
Su un campione di 22 persone affette da apnea notturna sono state scattate foto in 3D ad alta risoluzione del volto prima e dopo il trattamento di “ventilazione a pressione positiva continua”.
Il metoto è conosciuto con il termine di C-Pap (dall’acronico inglese Positive airway pressure) ed è utilizzato principalmente nel trattamento delle apnee del sonno, sistema per il quale vennero sviluppate le prime apparecchiature. Dallo studio è emerso che dopo il trattamento, nel 68% dei casi i volti dei pazienti erano più vigili, nel 67% più attraenti e nel 64% più giovanili. “I dati – hanno riferito i ricercatori – dimostrano come sia importante non sottovalutare il problema e come i pazienti debbano fare un uso regolare degli apparecchi per la Cpap e di tutte le cure necessarie”.