Cinque milioni di visite all’anno: secondo i dati delle ultime ricerche, la tosse persistente ha un’incidenza del 10%. I più colpiti sono donne e bambini: se per quanto riguarda il secondo gruppo, sino agli 8/10 anni, la motivazione è data da un sistema immunitario ancora incompleto, e quindi più esposto alle infezioni, per le donne si è ipotizzato che ci sia una maggiore sensibilità nel rispondere agli stimoli esterni con la tosse. Da un punto di vista geografico, i più colpiti sono quelli del Nord Italia (+25%) rispetto a quelli del Centro Sud.
“Non ci sono farmaci adatti per guarire dalla tosse – afferma il Prof. Dal Negro – al momento stanno lavorando su alcune molecole per placarla, farmaci particolarmente promettenti ma non ancora disponibili. Ad oggi tutto ciò che viene fatto per la tosse potrebbe avere risultati nulli, a meno che non si capisca la causa e la si combatta direttamente. Non si è ancora mai dimostrata nessuna significativa superiorità rispetto ai rimedi naturali, che possono essere miele e propoli. Questo non significa che non siano validi, ma che il confronto non è tale da optare per una scelta o per un’altra. Sicuramente in alcuni casi, quelli più gravi, è opportuno puntare al farmaco, almeno per il suo effetto sedativo. Altrimenti si può provare ad usare per alcuni giorni latte caldo e miele e vederne gli effetti”.