Un nuovo metodo per combattere la malattia: la Doll Therapy
“L’uso delle bambole – riferiscono i medici – permette ai pazienti affetti da questo grave deterioramento cognitivo di prendere piena consapevolezza di se e di far riaffiorare quegli istinti protettivi sepolti da tempo. I pazienti conoscendo meglio se stessi sono portati poi a creare una relazione con gli educatori, instaurando e rafforzando un legame affettivo con gli stessi”.
“Le bambole sono tutt’altro che giocattoli – proseguono – Infatti riproducono alla perfezione le caratteristiche dei lattanti: lo sguardo, il peso, la ‘pelle vellutata’ e morbida, il profumo emanato e il battito cardiaco (riprodotto mediante un meccanismo elettronico posto al loro interno). Sono un vero e proprio strumento terapeutico”.
“Le risposte emozionali alla Doll Therapy – hanno concluso – possono essere diversificate in base alla gravità della malattia e alla differenza di sesso dei pazienti. Ma la cosa più importante è che riescono a tirar fuori da queste persone quelle emozioni, quei sentimenti che sembravano essersi assopite”.