Earthing o Grounding: cos’è e i benefici del contatto con la terra

Earthing o Grounding: cos’è e i benefici del contatto con la terra

Sempre più spesso, un termine appare nei contesti del benessere e della vita all’aria aperta: il cosiddetto earthing e i suoi benefici. Ma che cosa significa davvero questo concetto e perché se ne parla tanto? In un mondo dominato da cemento e schermi, il contatto diretto con la terra sembra quasi un gesto semplice e dimenticato. Eppure, secondo diverse ricerche recenti, ristabilire quel contatto potrebbe apportare vantaggi interessanti al corpo umano.

Cos’è l’earthing (o grounding)?

L’earthing, noto anche come grounding, si basa sull’idea che il nostro organismo possa trarre beneficio dal contatto diretto con la superficie della Terra. In pratica, camminare a piedi nudi sull’erba, sulla sabbia o sul terreno, oppure utilizzare dispositivi conduttivi che ci “collegano” elettricamente alla terra, rappresentano modi per sperimentare questa connessione. Pare che il corpo umano possa assorbire elettroni dalla Terra, che vanno a influenzare i vari sistemi fisiologici. In altre parole, il termine grounding viene utilizzato per indicare la pratica e l’effetto di mettere il corpo in contatto con la Terra.

Il concetto è semplice: nella vita moderna trascorriamo gran parte delle nostre giornate separati da questa connessione naturale, pavimenti isolanti, scarpe con suole sintetiche, assenza di contatto diretto con il terreno libero, urbanizzazione crescente. Secondo i promotori dell’earthing, questa separazione potrebbe influenzare negativamente la nostra bioelettricità o comunque la nostra interazione con l’ambiente naturale. Gli stessi suggeriscono che ristabilire questa connessione possa avere effetti su infiammazione, stress, regolazione del sistema nervoso autonomo e altri parametri di salute. Detto questo, le evidenze sono ancora preliminari, ma l’interesse verso i benefici dell’earthing continua a crescere.

Mettersi a piedi nudi su superfici naturali o usare dispositivi conduttivi per il grounding è un aiuto per il benessere

Come fare grounding?

Praticare il grounding è relativamente semplice e non richiede attrezzature complicate (anche se queste esistono). Una modalità immediata consiste nel togliersi le scarpe e stare a piedi nudi su un prato, sulla sabbia, su terra nuda o anche sulla riva di un lago. Sedersi o sdraiarsi a contatto diretto con la superficie terrestre è un’altra opzione. Per chi vive in città o in ambienti in cui questo non è agevole, esistono tappetini conduttivi o lenzuola per earthing, che si collegano all’impianto di messa a terra di una presa elettrica o direttamente al suolo.

È utile, prima di tutto, dedicare qualche minuto al giorno a questa pratica, preferibilmente all’aperto. Ad esempio, camminare a piedi nudi all’alba o al tramonto, oppure sedersi con le piante dei piedi o le mani sul suolo, può essere un buon inizio. L’obiettivo è ristabilire un contatto fisico ed elettrico (nel senso di scambio di cariche) con il suolo. Bisogna però prestare attenzione: le condizioni del terreno, la sicurezza (oggetti taglienti, igiene) e la qualità del tappetino conduttivo sono elementi da valutare attentamente per godere appieno dei benefici dell’earthing.

Bastano pochi minuti a piedi nudi su erba o sabbia per riconnettersi alla terra

Earthing benefici: quali sono?

Quali sono quindi i principali earthing benefici che la ricerca, seppure con qualche cautela, sta testando? Vediamo alcuni dei più significativi, lasciando da parte comunque l’idea che questa pratica possa in alcun modo le cure mediche ove necessarie.

Migliore qualità del sonno e regolazione del ritmo cortisolo

Il contatto con la terra potrebbe promuovere un miglior riposo. Ad esempio, uno studio ha evidenziato che 8 settimane di connessione alla Terra durante il sonno hanno portato a una normalizzazione del ritmo del cortisolo e a una diminuzione del dolore nei soggetti coinvolti.

La regolazione del cortisolo, l’ormone dello stress, è rilevante perché un ritmo alterato può compromettere sonno, recupero fisico e benessere generale.

Riduzione dell’infiammazione e miglioramento della circolazione

Un altro aspetto spesso citato tra gli earthing benefici riguarda la diminuzione dei segni di infiammazione (come l’infiammazione silente cronica) e una maggiore fluidità del sangue (minor viscosità). Studi preliminari mostrano che la messa a terra può favorire un ambiente antiossidante grazie all’assorbimento di elettroni liberi dall’ambiente terrestre. Questo potrebbe tradursi in minore dolore, maggiore recupero muscolare post-esercizio e perfino benefici per la circolazione.

Riduzione dello stress e migliore frequenza cardiaca

Essere in contatto con la Terra sembra anche favorire il passaggio dal sistema nervoso simpatico (“lotta o fuga”) a quello parasimpatico (“riposo e digestione”), migliorando la variabilità della frequenza cardiaca, che è un indicatore di buona capacità di adattamento del sistema nervoso autonomo.

Possibili effetti su salute cardiovascolare

È in fase di studio la possibilità che la messa a terra possa anche abbassare la pressione arteriosa in soggetti ipertesi, e migliorare parametri legati alla salute cardiovascolare.

Tuttavia, non ci sono studi completi per trarre conclusioni definitive. I benefici dell’earthing in quest’ambito richiedono ulteriori indagini.

Earthing benefici: quali sono? Il contatto con la terra può migliorare sonno, stress e circolazione.

Che cos’è il grounding?

Nel parlare comune, spesso i termini earthing e grounding vengono usati come sinonimi. Qui cerchiamo di chiarire la differenza e il significato esatto: il grounding è appunto la tecnica che consiste nel “mettere a terra” il corpo umano, ossia farlo entrare in contatto diretto con la Terra, affinché possa assorbire gli elettroni o comunque stabilizzare la sua carica. In questo senso, grounding è il gesto o la modalità, mentre earthing può essere usato anche per indicare il concetto più ampio (riconnessione con la Terra).

Pertanto, quando si esplorano pratiche di questo tipo, molto diffuse nella mindfulness, si può considerare grounding come il metodo e earthing come il concetto che include i benefici che ne derivano, ma i due termini vengono quasi sempre indicati come sinonimi.

Che cos’è il grounding? Una pratica fisica e mentale per “mettere a terra” corpo e mente

Come posso fare il grounding a casa?

Se si ha poco tempo, si vive in città o semplicemente non si può uscire spesso in spazi naturali, è comunque possibile applicare la pratica del grounding a casa. Si può camminare a piedi nudi su un balcone e su erba o terra (se si ha un giardino) per almeno 10-20 minuti al giorno.

Un’altra opzione è usare un tappetino o un lenzuolo “earthing” conduttivo, collegato a una messa a terra della presa elettrica: ciò simula il contatto con la terra, offrendo gli stessi stimoli.

Durante momenti di relax, come lettura o meditazione, si possono togliere le scarpe, sentire i piedi a contatto con il suolo e lasciare che la mente si riconnetta con l’ambiente naturale.

È importante che gli ambienti siano sicuri: evitare oggetti sporgenti, superfici bagnate e condizioni scorrette del tappetino conduttivo. Inoltre, se si utilizzano dispositivi elettrici, è fondamentale assicurarsi che siano certificati e collegati correttamente. In generale, si consiglia di approcciare questa pratica come un complemento al proprio stile di vita e non come sostituto di terapie mediche se si hanno patologie in corso.

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