
Il sudore acido è un fenomeno che spesso passa inosservato, ma può diventare fonte di disagio o preoccupazione, soprattutto quando l’odore è particolarmente pungente o la pelle risulta irritata. Sudare è una funzione fisiologica fondamentale, utile per regolare la temperatura corporea, ma quando il sudore cambia consistenza, odore o pH, può segnalare alterazioni temporanee o condizioni più serie.
Molte persone si accorgono di avere un sudore più acido dopo l’attività fisica intensa o in periodi di stress, senza dare troppo peso alla cosa. Tuttavia, capire quando questo cambiamento è innocuo e quando invece è il segnale di un disturbo sottostante può fare la differenza per il benessere generale.
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Cosa provoca il sudore acido e perché cambia odore?
Il sudore acido può essere provocato da diversi fattori, spesso legati alla composizione del sudore stesso. Il nostro corpo ha due tipi principali di ghiandole sudoripare: eccrine e apocrine. Le prime producono un sudore più acquoso e inodore, utile per abbassare la temperatura corporea. Le seconde, presenti soprattutto nelle ascelle e nella zona genitale, secernono un liquido più denso che, a contatto con i batteri della pelle, può generare un odore molto più forte.
Un sudore più acido del normale può derivare da:
- Alimentazione ricca di proteine, spezie o alcol
- Elevato stress psicofisico, che altera la produzione ormonale e il pH del sudore
- Cambiamenti ormonali, soprattutto in adolescenza, gravidanza o menopausa
- Farmaci o integratori, in particolare quelli a base di vitamina B, ferro o zinco
- Infezioni cutanee, che alterano la flora batterica e il pH della pelle
In molti casi, si tratta di situazioni transitorie e reversibili. Tuttavia, se l’odore diventa particolarmente sgradevole e persistente, o se il sudore causa irritazione, bruciore o prurito, è bene approfondire con uno specialista.

Quando il sudore acido può essere un sintomo di una malattia?
Il sudore acido persistente può essere spia di condizioni più serie. Alcune patologie alterano la composizione chimica del sudore, rendendolo più acido o maleodorante. Ad esempio, persone affette da diabete non controllato possono produrre un sudore che odora di frutta marcia o acetone, a causa della chetosi. Analogamente, problemi epatici o renali possono causare un accumulo di tossine nel corpo, che vengono eliminate anche attraverso il sudore, conferendogli un odore pungente.
Tra le condizioni patologiche più associate al sudore acido, troviamo:
- Iperidrosi primaria o secondaria: produzione eccessiva di sudore, spesso accompagnata da alterazioni di pH
- Disfunzioni metaboliche come l’iperparatiroidismo
- Malattie infettive croniche, che alterano il microbioma cutaneo
- Acidosi metabolica, che può alterare il pH di sangue, urine e sudore
- Tumori, soprattutto quelli del sistema endocrino, che interferiscono con il bilancio ormonale
In questi casi, il sudore acido è solo uno dei segnali e va valutato insieme ad altri sintomi come stanchezza cronica, perdita di peso ingiustificata, febbricola o alterazioni cutanee.

Cosa significa avere un sudore acido e pungente dopo lo sport?
Un’altra situazione comune riguarda il sudore acido dopo l’allenamento o lo sforzo fisico. Questo è spesso legato all’accumulo di acido lattico nei muscoli e alla sua espulsione parziale attraverso il sudore. Non si tratta di un’anomalia, ma di un processo del tutto naturale. Tuttavia, se l’odore è molto forte o acido anche dopo una breve attività, può esserci uno squilibrio nei sali minerali, un eccesso di tossine o una scarsa idratazione.
Bere poco o seguire una dieta sbilanciata rende il sudore più concentrato e più acido, aumentando la possibilità di irritazioni cutanee, dermatiti e cattivo odore. Anche indossare tessuti sintetici non traspiranti può peggiorare la situazione, creando un ambiente caldo e umido ideale per la proliferazione batterica.

Quali rimedi esistono per il sudore acido e maleodorante?
Il primo passo per gestire il sudore acido è indagare le cause. Se il problema è legato a fattori temporanei, è possibile intervenire con semplici cambiamenti nello stile di vita. Una corretta igiene quotidiana, l’uso di detergenti con pH bilanciato, alimentazione equilibrata e buona idratazione sono fondamentali.
Nel caso in cui il sudore sia legato a uno squilibrio ormonale o a una malattia, è fondamentale intervenire alla radice del problema, eventualmente con il supporto medico. Alcuni trattamenti includono:
- Antitraspiranti a base di cloruro di alluminio
- Farmaci sistemici per ridurre la sudorazione
- In alcuni casi, tossina botulinica per bloccare le ghiandole sudoripare
Esistono anche rimedi naturali, come l’uso di bicarbonato, amido di riso o aceto di mele, ma la loro efficacia è limitata nei casi più gravi.

Quando è il momento di rivolgersi a un medico?
Se il sudore acido è accompagnato da altri sintomi (come irritazioni, perdita di peso, affaticamento, febbre o cambiamenti improvvisi nel corpo), è consigliabile consultare un medico. Anche un sudore acido persistente senza apparente causa può essere il primo segnale di un disturbo più profondo. In questi casi, una visita dermatologica o endocrinologica può essere utile per analizzare il pH cutaneo, i livelli ormonali o lo stato del microbioma.
Prevenire è sempre meglio che curare. Non bisogna allarmarsi per ogni odore corporeo, ma nemmeno sottovalutarlo, soprattutto quando il sudore acido diventa una costante difficile da gestire.