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Cistite estiva: perché è più frequente e come prevenirla in modo naturale

cistite estiva

Con l’arrivo dell’estate, aumentano le giornate di sole, il tempo libero, le vacanze al mare o in piscina. Ma insieme al relax cresce anche l’incidenza di un disturbo fastidioso e sottovalutato: la cistite estiva. Si tratta di un’infiammazione della vescica, spesso di origine batterica, che colpisce in modo particolare le donne, soprattutto tra i 20 e i 50 anni. In estate, le probabilità di incorrere in questo problema aumentano notevolmente a causa di una serie di fattori ambientali e comportamentali.

Il caldo, infatti, provoca una maggiore sudorazione e conseguente disidratazione, che porta a urinare meno spesso, favorendo la proliferazione dei batteri nelle vie urinarie. A questo si aggiungono abitudini tipiche della stagione, come restare a lungo in costume bagnato o indossare pantaloni stretti, che creano un ambiente umido e favorevole allo sviluppo di infezioni. La cistite estiva non è solo una fastidiosa compagnia delle vacanze: può compromettere seriamente la qualità della vita se non viene trattata o prevenuta correttamente.

Quali sono i sintomi più comuni della cistite in estate

I sintomi della cistite estiva non differiscono da quelli di altre forme di cistite, ma possono manifestarsi in modo più accentuato durante i mesi caldi, soprattutto se trascurati o aggravati da comportamenti sbagliati. Il sintomo più tipico è la necessità urgente e frequente di urinare, spesso accompagnata da bruciore o dolore durante la minzione. In alcuni casi, si può notare la presenza di sangue nelle urine o un cambiamento nel loro odore.

La sensazione di peso nella parte bassa dell’addome, unita alla difficoltà a svuotare completamente la vescica, può rendere ogni giornata una vera e propria sfida. In presenza di febbre, è possibile che l’infezione si sia estesa ai reni, configurando una condizione più seria che richiede attenzione medica immediata. È importante non ignorare i primi segnali: la cistite estiva può peggiorare rapidamente se non trattata tempestivamente.

Perché le donne soffrono più spesso di cistite estiva

Uno dei motivi per cui la cistite estiva è più frequente nelle donne ha a che fare con l’anatomia femminile. L’uretra, il canale che collega la vescica con l’esterno, è più corta rispetto a quella maschile e si trova più vicina all’ano. Questa conformazione facilita la risalita di batteri, come l’Escherichia coli, principali responsabili delle infezioni urinarie.

In estate, la frequente esposizione a costumi umidi e a sbalzi termici — come il passaggio dall’acqua fredda del mare all’asciugamano caldo — può indebolire ulteriormente le difese locali. Anche l’attività sessuale durante le vacanze può rappresentare un fattore di rischio, se non accompagnata da una corretta igiene. L’uso di prodotti aggressivi per l’igiene intima, inoltre, può alterare la flora batterica vaginale, predisponendo a infezioni. Per tutte queste ragioni, la cistite estiva rappresenta un problema ricorrente per molte donne durante i mesi caldi.

Come prevenire la cistite estiva con rimedi naturali

La buona notizia è che la cistite estiva si può prevenire in modo efficace con alcuni accorgimenti naturali e comportamentali. Il primo passo è mantenere una corretta idratazione: bere almeno due litri di acqua al giorno aiuta a mantenere pulite le vie urinarie. Meglio ancora se si consumano anche tisane a base di mirtillo rosso, uva ursina o betulla, note per le loro proprietà antibatteriche e antinfiammatorie.

Anche l’alimentazione gioca un ruolo importante. Frutta e verdura ricche di acqua, come anguria, cetrioli e zucchine, contribuiscono all’idratazione e forniscono vitamine utili al sistema immunitario. Evitare il consumo eccessivo di zuccheri semplici, alcol e cibi piccanti può aiutare a non alterare la flora batterica intestinale e vaginale, proteggendo così l’organismo dall’attacco dei patogeni.

Tra i rimedi naturali, il D-mannosio, uno zucchero semplice estratto da alcune piante, si è dimostrato utile nel prevenire le recidive di cistite, soprattutto quelle causate da Escherichia coli. Il D-mannosio agisce impedendo ai batteri di aderire alle pareti della vescica, favorendone l’eliminazione con la minzione. È disponibile in polvere o in capsule e può essere assunto anche nei periodi a rischio, come le vacanze estive.

Infine, l’igiene intima deve essere curata con attenzione ma senza eccessi: usare detergenti delicati con pH fisiologico e lavarsi una o due volte al giorno è sufficiente. Dopo un bagno in mare o in piscina, è consigliabile sciacquarsi con acqua dolce per eliminare sabbia, cloro o salsedine, che possono irritare le mucose. Infine, non trattenere l’urina troppo a lungo e urinare sempre dopo un rapporto sessuale sono altre pratiche utili per ridurre l’insorgenza della cistite.

Quando rivolgersi al medico e come gestire le recidive

Nonostante le precauzioni, può capitare di sviluppare una cistite estiva anche seguendo tutte le indicazioni. In questi casi, è importante riconoscere i sintomi e consultare un medico, soprattutto se si presentano febbre, brividi o dolore lombare. L’automedicazione con antibiotici non è consigliata: solo un tampone urinario può stabilire quale batterio è responsabile e quale terapia è più efficace. In attesa della diagnosi può essere utile assumere ibuprofene per controllare i sintomi, ma è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico.

Per chi soffre di cistiti ricorrenti, è utile pianificare una strategia preventiva con il supporto di un ginecologo o un urologo, eventualmente integrando integratori specifici durante i mesi più a rischio. La cistite estiva può essere affrontata con successo, ma serve consapevolezza, costanza e attenzione al proprio corpo.

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