
Registrerà frequenza cardiaca, pressione arteriosa e livello di stress del paziente
Molto presto, il nostro invecchiamento potrebbe essere monitorato da un microchip: un sensore nascosto all’interno di braccialetti, cerotti o magliette, in grado di registrare frequenza cardiaca, pressione arteriosa, livello di stress e di inviare i dati in tempo reale al nostro medico curante.
Il progetto si chiama “Smart aging” ed è frutto del lavoro di un team di ricercatori dell’Università di Bergamo, in collaborazione con l’Università di Brescia, il San Raffaele di Milano, l’Istituto Mario Negri di Bergamo e il Cnr.
L’obiettivo, dicono i promotori del progetto, è quello di “sviluppare soluzioni innovative, basate sulle tecnologie, per sostenere un sano e attivo invecchiamento della popolazione”. Il campo di azione è molto vasto e il fine ultimo, aggiungono i ricercatori, è quello di “avvicinare gli enti di cura alla persona, proprio attraverso la tecnologia”.