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Chirurgia delle cicatrici: come funziona

Chirurgia delle cicatrici

Le cicatrici sono il risultato del processo di guarigione della pelle dopo una ferita, un trauma o un intervento chirurgico. Le cicatrici possono avere un impatto negativo sull’aspetto estetico, sulla funzionalità e sulla qualità di vita delle persone che le presentano. Per questo motivo, molte persone cercano di eliminare o ridurre le cicatrici con vari metodi, tra cui la chirurgia.

La chirurgia delle cicatrici è una procedura che mira a migliorare l’aspetto e la funzionalità delle cicatrici, modificando la loro forma, dimensione, colore o posizione. La chirurgia delle cicatrici non può cancellare completamente una cicatrice, ma può renderla meno visibile e più armoniosa con il resto della pelle.

In questo articolo, vedremo come funziona la chirurgia delle cicatrici, quali sono i tipi di cicatrici che possono essere trattate e quali sono i risultati attesi.

Tipi di cicatrici

Le cicatrici possono essere classificate in base a vari criteri come la loro evoluzione, il piano cutaneo e la loro funzione. Per quanto riguarda la loro evoluzione, esistono diverse tipologie di cicatrici.

La cicatrice normale è quella che corrisponde alla ferita originaria; si distingue per essere liscia, di un colore più chiaro rispetto alla pelle circostante e priva di annessi cutanei, come i peli e le ghiandole sebacee e sudoripare. Al contrario, la cicatrice atrofica è il risultato di una riparazione cutanea di scarsa qualità, e si caratterizza per essere depressa rispetto al piano cutaneo, con margini distanziati e irregolari.

Da un altro lato, c’è la cicatrice ipertrofica, che si forma a seguito di una sovrapproduzione di tessuto fibroso durante la fase di guarigione. Questo tipo di cicatrice si presenta rilevata rispetto al piano cutaneo, ha un aspetto rossastro, è spessa e talvolta può causare dolore. La cicatrice ipertrofica rimane nei confini della ferita originaria e tende a regredire nel tempo.

Infine, la cicatrice cheloidea si forma in presenza di una produzione eccessiva e anomala di tessuto fibroso durante la fase di guarigione. Questa cicatrice si presenta rilevata rispetto al piano cutaneo, è dura, ha un aspetto irregolare e spesso provoca prurito. A differenza della cicatrice ipertrofica, la cicatrice cheloidea si espande oltre i confini della ferita originaria e non mostra tendenza a regredire nel tempo.

In base al loro piano cutaneo, le cicatrici possono essere:

  • Piana
  • Depressa
  • Rilevata

In base alla loro funzione, le cicatrici possono essere:

  • Senza limitazioni funzionali: la cicatrice non interferisce con il movimento o la sensibilità della zona interessata.
  • Con limitazioni funzionali: la cicatrice causa restrizioni al movimento o alla sensibilità della zona interessata.

Come funziona la chirurgia delle cicatrici

La chirurgia delle cicatrici può essere eseguita con diverse tecniche a seconda del tipo, della localizzazione e dell’estensione della cicatrice da trattare. Tra queste troviamo l’escissione, che consiste nell’asportare completamente o parzialmente la cicatrice con un bisturi o un laser, e poi suturare i margini della pelle con fili o colla. In seguito all’escissione, può essere necessaria una ricostruzione del piano dermico e un innesto di pelle sottile prelevata da un’altra zona del corpo.

Un’altra tecnica è il trapianto di pelle, che prevede il prelievo di un lembo di pelle sana da un’altra zona del corpo per poi posizionarlo sulla zona della cicatrice. Questo metodo è particolarmente utile per coprire le cicatrici più estese o per ripristinare la funzionalità di una zona compromessa.

L’espansione del tessuto è un’altra opzione, che comporta l’inserimento sotto la pelle di una sacca gonfiabile. Questa sacca viene riempita gradualmente di soluzione salina per allungare la pelle circostante alla cicatrice. Una volta raggiunta la dimensione desiderata, la sacca viene rimossa e la pelle espansa viene usata per coprire la cicatrice.

La Z-plastica è una tecnica che implica la creazione di due incisioni a forma di Z ai lati della cicatrice, con lo scopo di scambiare i lembi di pelle risultanti per ridurre la tensione della cicatrice e migliorarne l’orientamento. Questa tecnica è spesso utilizzata per le cicatrici retrattili o contratturali che limitano il movimento.

Infine, la dermabrasione è un processo di levigatura della superficie della cicatrice con un dispositivo rotante che rimuove gli strati superficiali della pelle. Questa tecnica è frequentemente usata per le cicatrici atrofiche o ipertrofiche che presentano irregolarità o discromie.

Risultati attesi

La chirurgia delle cicatrici è una procedura che richiede una valutazione accurata da parte di uno specialista, che deve tenere conto delle aspettative, delle condizioni e delle caratteristiche del paziente. La chirurgia delle cicatrici non può garantire la scomparsa totale della cicatrice, ma può migliorarne notevolmente l’aspetto e la funzionalità. I risultati dipendono anche dal tipo di tecnica usata, dalla localizzazione e dall’estensione della cicatrice, dalla qualità della pelle e dalla capacità di guarigione del paziente.

Per ridurre il rischio di complicazioni, è importante seguire le indicazioni del medico prima e dopo l’intervento, evitare l’esposizione al sole, applicare creme o cerotti protettivi e sottoporsi a eventuali trattamenti complementari.

La chirurgia delle cicatrici è una procedura che può avere un impatto positivo sulla vita delle persone che soffrono di cicatrici antiestetiche o fastidiose. Si tratta di un percorso che può portare a un miglioramento della condizione fisica e a un aumento del livello di autostima.

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