Il corso alla Clinica Città Giardino di Padova patrocinato da Aicpe
Ringiovanire si può, anche alla vigilia della partenza per il mare. Di novità, tecniche e trattamenti ammessi nella stagione più calda e soleggiata dell’anno si è parlato al corso “Controversie, arte e tecnologia nelle correzioni estetiche facciali”, che si è tenuto a Clinica Città Giardino a Padova con il patrocinio dell’Associazione Italiana di Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe). All’appuntamento hanno partecipato chirurghi plastici, farmacologi e dermatologi.
«Oggi i pazienti ricercano trattamenti e procedure sempre meno invasive e con poca convalescenza, con un risultato naturale e rispettoso della singola identità – dice Alessandro Casadei, tesoriere di Aicpe e direttore del corso -. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che i trattamenti mini invasivi danno risultati temporanei, che risultano soddisfacenti solo in caso di invecchiamento non troppo accentuato. Per risultati definitivi e naturali, l’unica soluzione valida resta il bisturi che però prevede tempi di recupero piuttosto lunghi e che vanno quindi programmati con anticipo».
Al corso di Padova, promosso dal Laboratorio di Esperienze in Chirurgia Estetica, hanno partecipato farmacologi, dermatologi e chirurghi plastici: «L’approccio multidisciplinare rispecchia quello della cura della persona, che non è unico appannaggio di pochi specialisti, ma ricerca di qualità ed eccellenza in diversi campi – afferma Casadei -. Per questo non si è parlato solo di trattamenti di bellezza, ma di tutto quello che può migliorare il benessere di una persona, e di conseguenza il suo aspetto, a cominciare dall’assunzione di nutraceutici (alimenti con una funzione benefica per la salute) e dall’uso di cosmeceutici (l’unione tra un cosmetico e un prodotto farmaceutico) per migliorare non solo la guarigione, ma per raggiungere un reale stato di benessere».
Per chi è prossimo alla partenza per le vacanze e vuole fare qualche trattamento di bellezza last minute per il viso, è possibile ancora qualche soluzione: «Esistono nuovi trattamenti con peeling a base di sostanze che non “bruciano” la pelle lasciando croste, ma la stimolano per tonificarla, così come in modo più intenso può fare la radiofrequenza- spiega Casadei -. Queste procedure non invasive possono essere effettuate anche nel periodo estivo, in quanto è sufficiente evitare l’esposizione diretta e prolungata al sole per 48 ore».
Tra gli altri trattamenti che si possono eseguire anche alla vigilia della partenza ci sono poi le iniezioni di filler e tossina botulinica, che distendono le rughe conferendo al viso un’espressione più rilassata. Durante il corso sono state illustrate dal vivo, tra l’altro, le nuove tecniche metodologiche nell’impianto di filler di acido ialuronico di ultima generazione, con materiali più fluidi e malleabili per ottenere un armonico modellamento, e si è parlato anche dei fili riassorbibili per il riposizionamento dei volumi facciali con metodiche all’avanguardia. Tutte procedure a carattere ambulatoriale nelle quali si usano poche gocce di anestesia locale, che possono essere eseguite evitando l’esposizione diretta e prolungata al sole per 48 ore.
«Ricordo però – aggiunge Emanuele Bartoletti – proboviro di Aicpe e segretario della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime) – che la medicina estetica non è una “medicina per l’estate” e che quindi è cura del paziente, dietro supporto del medico, gestire e mantenere il risultato ottenuto durante l’inverno. Quindi sempre attenzione a non esporsi al sole nelle ore più calde della giornata, ad usare sempre un filtro solare elevato (50+) soprattutto su viso, collo e decolleté e a non abbandonare mai la cosmetica prescritta dal medico estetico per mantenere la pelle idratata e in buono stato anche se esposta ai noti stress atmosferici estivi».
Grande interesse hanno suscitato al corso le novità sull’applicazione in estetica facciale dei fattori di crescita e la futura possibilità di utilizzare trattamenti cellulari per la rigenerazione del derma, la parte più profonda della pelle. «Se il paziente desidera qualcosa di più definitivo potrà sempre ricorrere al trasferimento di grasso, metodica sempre più diffusa per il ripristino volumetrico del volto – aggiunge il tesoriere di Aicpe -. Il tutto sempre nel rispetto della filosofia espressa, ossia riportare i volumi dove erano un tempo e riempire le depressioni con materiali naturali, tutto attraverso metodiche poco o non invasive che permettano di specchiarci con un viso “riposato”».