
Gli esami ematochimici sono strumenti fondamentali per valutare lo stato di salute generale di una persona. Attraverso l’analisi di un campione di sangue, è possibile ottenere informazioni dettagliate sul funzionamento degli organi e individuare eventuali anomalie. Ma esami ematochimici cosa sono esattamente? Quando è opportuno sottoporsi a questi test e come si interpretano i risultati? In questo articolo, approfondiremo questi aspetti per fornire una guida completa sull’argomento.
Indice del contenuto
Esami ematochimici cosa sono?
Gli esami ematochimici, comunemente noti come analisi del sangue, consistono in una serie di test di laboratorio che analizzano le componenti del sangue. Questi esami permettono di valutare diversi parametri, tra cui:
- Emocromo completo: misura la quantità e la qualità delle cellule del sangue, come globuli rossi, globuli bianchi e piastrine.
- Glicemia: determina il livello di zucchero nel sangue.
- Colesterolo totale e frazioni: valuta i livelli di colesterolo LDL (colesterolo “cattivo”) e HDL (colesterolo “buono”).
- Trigliceridi: misura la quantità di grassi nel sangue.
- Funzionalità epatica e renale: attraverso enzimi specifici, si valutano le funzioni del fegato e dei reni.
Questi test offrono una panoramica sullo stato di salute dell’individuo e aiutano a identificare precocemente eventuali patologie o disfunzioni.

Quando effettuare gli esami ematochimici?
La frequenza con cui sottoporsi agli esami ematochimici varia in base a diversi fattori, tra cui l’età, lo stato di salute generale e la presenza di patologie preesistenti. In generale, si consiglia di eseguire un controllo annuale per monitorare eventuali cambiamenti nei parametri ematici. Tuttavia, in presenza di sintomi specifici o per il monitoraggio di malattie croniche, il medico potrebbe suggerire una frequenza maggiore.
La decisione di effettuare gli esami del sangue dovrebbe sempre essere presa in accordo con il proprio medico curante, che valuterà la necessità in base al quadro clinico del paziente.

Come leggere i risultati degli esami ematochimici?
Interpretare correttamente i risultati degli esami ematochimici richiede una conoscenza approfondita dei parametri analizzati. Di seguito, una panoramica dei principali valori e del loro significato:
- Globuli rossi (RBC): responsabili del trasporto di ossigeno ai tessuti. Valori normali variano tra 4,5-6 milioni/mm³ negli uomini e 4-5,5 milioni/mm³ nelle donne. Valori elevati possono indicare disidratazione o policitemia, mentre valori bassi possono suggerire anemia o emorragie.
- Emoglobina (Hb): proteina presente nei globuli rossi che trasporta l’ossigeno. I valori normali sono 13,8-17,2 g/dL negli uomini e 12,1-15,1 g/dL nelle donne. Livelli bassi possono indicare anemia.
- Ematocrito (Hct): percentuale del volume del sangue occupata dai globuli rossi. I valori normali sono 38,8-50% negli uomini e 34,9-44,5% nelle donne. Valori elevati possono indicare disidratazione, mentre valori bassi possono suggerire anemia.
- Globuli bianchi (WBC): cellule del sistema immunitario che difendono l’organismo dalle infezioni. I valori normali variano tra 4.000 e 11.000/mm³. Un aumento può indicare infezioni o infiammazioni, mentre una diminuzione può suggerire problemi al midollo osseo o malattie autoimmuni.
- Piastrine (PLT): coinvolte nella coagulazione del sangue. I valori normali sono 150.000-450.000/mm³. Valori elevati possono indicare infiammazioni o disordini mieloproliferativi, mentre valori bassi possono suggerire problemi di coagulazione o malattie autoimmuni.
- Glicemia: misura il livello di zucchero nel sangue. I valori normali a digiuno sono 70-99 mg/dL. Valori elevati possono indicare diabete o intolleranza al glucosio.
- Colesterolo totale: i valori desiderabili sono inferiori a 200 mg/dL. Valori elevati aumentano il rischio di malattie cardiovascolari.
È fondamentale consultare il proprio medico per una corretta interpretazione dei risultati, poiché i valori di riferimento possono variare in base al laboratorio e alle caratteristiche individuali del paziente.

Importanza della preparazione agli esami ematochimici
Per garantire l’accuratezza dei risultati degli esami ematochimici, è essenziale seguire alcune indicazioni preparatorie:
- Digiuno: è generalmente richiesto un digiuno di almeno 8-12 ore prima del prelievo, soprattutto per la misurazione di glicemia e lipidi. Durante questo periodo, è consentito bere solo acqua.
- Evitare l’attività fisica intensa: l’esercizio fisico può influenzare alcuni parametri ematici, quindi è consigliabile evitare sforzi intensi nelle 24 ore precedenti il prelievo.
- Assunzione di farmaci: informare il medico riguardo a eventuali farmaci assunti, poiché alcuni possono alterare i risultati degli esami.
Seguire queste indicazioni aiuta a ottenere risultati più affidabili e rappresentativi dello stato di salute attuale.