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Tallonite: le cause nascoste del dolore sotto il piede

perché viene la tallonite​

Quando camminare, alzarsi dal letto o semplicemente poggiare il piede a terra diventa un problema, è possibile che ci si trovi di fronte a un disturbo tanto comune quanto sottovalutato: la tallonite. Questo termine viene utilizzato per descrivere un dolore localizzato nella zona posteriore o inferiore del piede, precisamente nel tallone, e può rendere anche le attività quotidiane più semplici estremamente difficili da svolgere. Ma perché viene la tallonite? Le cause non sono sempre evidenti e spesso nascondono problematiche più profonde legate a postura, infiammazioni o abitudini scorrette.

La tallonite, conosciuta in ambito medico come talalgia, può presentarsi in diverse forme, intensità e durate. Alcune persone la avvertono solo al mattino, appena alzate, mentre per altre il dolore si intensifica dopo una lunga camminata o un’attività sportiva. Comprendere perché viene la tallonite significa prima di tutto indagare ciò che può generare questo dolore, evitando di trascurarlo o di limitarci a trattarlo con soluzioni temporanee.

Cosa si intende davvero per tallonite

Nonostante il termine tallonite sia molto usato nel linguaggio comune, in ambito medico si preferisce parlare di sindrome dolorosa del tallone, poiché le sue cause possono essere molteplici e non tutte necessariamente collegate a un’unica patologia. La tallonite, infatti, è spesso una conseguenza e non una malattia in sé.

Chi si domanda perché viene la tallonite dovrebbe sapere che il dolore al tallone è in molti casi legato a infiammazioni dei tessuti molli, in particolare della fascia plantare, un legamento che connette il calcagno con le dita del piede. Questa condizione prende il nome di fascite plantare ed è una delle principali responsabili della tallonite. In altri casi, il dolore può essere causato da borsiti, tendiniti, microtraumi ossei, neuropatie o speroni calcaneali, ovvero piccole calcificazioni ossee.

Il tallone è una zona del piede continuamente sollecitata dal peso corporeo e dalle forze che si generano nel camminare o correre. Quando queste forze diventano eccessive o mal distribuite, il risultato può essere una sollecitazione anomala che porta all’infiammazione.

Il dolore al tallone può essere causato da infiammazioni della fascia plantare o da piccoli traumi

Perché viene la tallonite?

La risposta alla domanda perché viene la tallonite non è univoca. In alcuni casi si tratta di cause meccaniche, come l’utilizzo di scarpe inadeguate, troppo rigide o prive di supporto plantare, oppure di un appoggio scorretto del piede dovuto a difetti posturali. Queste condizioni determinano uno stress eccessivo sulla zona del calcagno, che a lungo andare si infiamma.

In altri casi, l’origine può essere biomeccanica o infiammatoria. Un classico esempio è la fascite plantare, ma anche una tendinite achillea (infiammazione del tendine d’Achille) può provocare dolori che si irradiano al tallone. Non vanno poi dimenticate le condizioni sistemiche come l’artrite reumatoide o la spondilite anchilosante, che possono coinvolgere anche i piedi.

Tra le cause meno evidenti, ma non rare, troviamo le neuropatie: irritazioni del nervo tibiale posteriore che decorre proprio dietro il malleolo mediale, il quale può infiammarsi dando origine a un dolore molto simile a quello della tallonite. Anche un sovraccarico improvviso, come nel caso di un aumento repentino dell’attività fisica, può portare a una tallonite da stress.

La tallonite è spesso legata all’uso di scarpe inadeguate o a posture scorrette

Tallonite e stili di vita: un legame sottovalutato

Quando si cerca di capire perché viene la tallonite, spesso si ignora il ruolo determinante che ha lo stile di vita. La sedentarietà, così come l’eccessiva attività fisica senza un adeguato riscaldamento, possono causare squilibri muscolari che sfociano in dolori al piede. Anche l’aumento di peso, per esempio in caso di obesità o gravidanza, rappresenta un fattore di rischio importante: più peso significa maggiore pressione sul tallone.

Inoltre, molte persone non prestano attenzione alla qualità delle calzature indossate durante le ore lavorative o nel tempo libero. Scarpe troppo basse, prive di ammortizzazione, oppure l’abitudine di camminare scalzi su superfici dure, possono peggiorare una situazione già compromessa.

Anche lo stress gioca un ruolo importante. Le tensioni emotive si riflettono spesso sulla postura e sulla muscolatura del corpo, creando rigidità che può accentuare l’infiammazione della fascia plantare o di altre strutture del piede.

Anche lo stile di vita sedentario o un’attività fisica eccessiva possono scatenare la tallonite

Come si manifesta il dolore

Capire perché viene la tallonite passa anche dall’ascolto dei sintomi. Il dolore, in genere, si presenta in modo acuto e pungente, localizzato nella parte inferiore del tallone, e tende a comparire soprattutto al mattino o dopo un periodo di riposo. Questo perché, durante la notte, i tessuti si irrigidiscono e al primo movimento si genera uno stiramento doloroso.

In alcuni casi il dolore migliora durante la giornata, mentre in altri può peggiorare camminando o stando in piedi a lungo. In presenza di uno sperone calcaneare, invece, il dolore può diventare costante e più difficile da alleviare.

Il dolore si manifesta soprattutto al mattino o dopo lunghi periodi di inattività

Diagnosi e trattamenti disponibili

La diagnosi di tallonite si basa principalmente sulla valutazione clinica. Il medico analizzerà la storia del paziente, i sintomi e l’appoggio plantare, e potrà eventualmente prescrivere esami come una radiografia, un’ecografia o una risonanza magnetica per escludere lesioni o patologie associate.

Il trattamento varia in base alla causa, ma generalmente comprende il riposo, l’applicazione di ghiaccio, l’uso di plantari personalizzati e, in alcuni casi, la fisioterapia. In presenza di infiammazioni più gravi, possono essere utili terapie come onde d’urto, infiltrazioni di cortisone o trattamenti con laser ad alta intensità.

Per rispondere a lungo termine alla domanda perché viene la tallonite, è fondamentale agire non solo sui sintomi, ma anche sulle cause, modificando abitudini scorrette e rinforzando la muscolatura del piede e della gamba.

Prevenzione e plantari personalizzati sono fondamentali per evitare ricadute

Prevenzione: il primo passo per evitare ricadute

Una volta superato l’episodio acuto, la prevenzione diventa essenziale. Per chi si è già chiesto perché viene la tallonite, sapere come evitarla in futuro è il passo successivo. Praticare stretching quotidiano, soprattutto al risveglio, mantenere un peso forma adeguato, scegliere calzature di qualità e variare spesso la postura durante il giorno sono accorgimenti semplici ma efficaci.

Chi pratica sport dovrebbe essere particolarmente attento a riscaldamento e defaticamento, e includere esercizi di rafforzamento per il piede e la caviglia. Anche una visita da un podologo o un fisioterapista può aiutare a identificare squilibri posturali che, se corretti in tempo, evitano ricadute dolorose.

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