I dati elaborati dalla Direzione Prevenzione della Regione sulla base delle segnalazioni pervenute dalla rete dei medici sentinella sul territorio indicano che, nell´ultima settimana, il tasso d´incidenza dell´influenza H1N1 in Veneto è stato del 2,5 per mille, pari a 12.000 nuovi casi registrati, in ulteriore discesa rispetto al 4,14 per mille della settimana precedente. Il totale dei veneti messi a letto da questa patologia è così arrivato a superare le 200.000 unità. Lo rende noto l´Assessore regionale alla Sanità Sandro Sandri. Anche in questo caso, le fasce d´età più colpite sono state quella tra 0 e 4 anni (9,3 per mille) e tra 5 e 14 anni (5,4 per mille). Le persone che in questa settimana hanno avuto necessità di ricovero sono state 8, 5 delle quali in terapia intensiva. "Questa fase di picco è evidentemente in via di esaurimento – dice Sandri – ma, come ha opportunamente detto ieri anche il Ministro della Salute Ferruccio Fazio, non è detto che il virus non possa tornare a rinfocolarsi, e quindi l´invito a vaccinarsi rimane pressante. Un´ampia copertura della popolazione – aggiunge Sandri – sarebbe infatti molto importante per contrastare un´eventuale ritorno di un picco nei prossimi mesi, e sinceramente non comprendo tanta diffidenza della gente sul vaccino, che era ed è testato, sicuro ed efficace". Ad oggi la dotazione di vaccini in Veneto è arrivata a 815.524 dosi, mentre sono circa 70-80 mila le persone che si sono fatte vaccinare. "La disponibilità di vaccino – annuncia Sandri – rende così possibile offrirlo a tutti i cittadini veneti che lo desiderino. Per ottenerlo è sufficiente rivolgersi alla propria Ullss per essere informati su luoghi e modalità dell´erogazione".