Roma, 21 mar. (Adnkronos Salute) – “Al 24% degli over65 manca l’informazione riguardo i vaccini antinfluenzale, anti-Covid e anti-Herpes zoster, nonostante i soggetti anziani e fragili siano maggiormente esposti alle infezioni”. È quanto emerge da sondaggio condotto da Senior Italia FederAnziani nel mese di marzo su un campione di circa 1.400 soggetti ‘over 65’, per analizzare quale sia la percezione che la popolazione anziana ha rispetto alle vaccinazioni, non solo quella antinfluenzale ma anche quelle che prevengono le infezioni da pneumococco o il fuoco di Sant’Antonio.
Secondo la survey, presentata oggi in occasione dell’incontro ‘Investire sul futuro: la prevenzione vaccinale come volano di salute, benessere e sostenibilità’, al ministero della Salute, “il 42% del campione conosce questi vaccini, è informato sulla gratuità e sa di avere diritto alla somministrazione ma, contemporaneamente, ben il 24% non riceve informazioni o ne ha troppo poche”.
Circa 1/3 del campione (34,3%) – si legge nel report – conosce questi vaccini grazie al proprio medico mentre più del 2% ne ignora del tutto l’esistenza. Alla domanda se sono a conoscenza che il Servizio sanitario nazionale raccomandi la somministrazione di alcuni vaccini per adulti e anziani e li renda usufruibili gratuitamente, quasi l’80% degli intervistati risponde di essere a conoscenza dell’accesso gratuito alla somministrazione dei vaccini, il 15,3% dichiara di avere ricevuto poche informazioni mentre il 4,4% afferma di non averne mai sentito parlare. La ricerca è stata eseguita su un campione di 1.370 persone costituito in prevalenza da donne (54,7%) rispetto agli uomini (45,3%), e dal Centro Italia (54%, a seguire Sud con 38% e Nord con 8%). “I numeri che sono stati presentati oggi sono estremamente chiari alla politica”, afferma Roberto Messina, presidente Senior Italia Federanziani.
Dall’indagine, spiega Messina, “emerge un buon livello di conoscenza generale ma esistono ancora alcuni bisogni non soddisfatti. Gli anziani vogliono sapere di più dei vaccini di cui hanno diritto a titolo gratuito, ma soprattutto quello che vorrebbero è poter essere vaccinati all’interno degli studi dei medici di medicina generale, anche perché non tutti gli anziani abitano vicino ai centri vaccinali e avendo i caregiver lontani non riescono ad accedere a questi strumenti di prevenzione. Il mio appello è: vaccinare, informare e rendere le cose più semplici a tutti gli anziani, in particolare a coloro che vivono nei piccoli centri ”.
Durante l’incontro, Istituzioni, stakeholder, clinici e associazioni dei pazienti hanno affrontano il tema della prevenzione nell’adulto come strategia economica, sociale e di salute pubblica per lo sviluppo del Paese ribadendo il valore della prevenzione vaccinale come volano per la salute delle persone, il benessere di un invecchiamento attivo, i vantaggi di una società più produttiva. L’iniziativa è stata promossa da Adnkronos insieme a Senior Italia Federanziani e Federsanità Anci e realizzata in collaborazione con FB&Associati e con il contributo non condizionante di Gsk.