Roma, 22 mar. (Adnkronos Salute) – La Candida auris “è purtroppo una brutta bestia. Sta aumentando in maniera significativa in tutto il mondo, compresa anche l’Italia, e con il Covid la crescita è diventata impressionante. Dobbiamo alzare l’asticella. E’ fondamentale sorvegliare, evitando di commettere gli errori del passato”. Lo sottolinea Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive del policlinico San Martino di Genova, commentando all’Adnkronos Salute l’allarme lanciato dai Cdc statunitensi per la crescente diffusione delle infezioni da questo fungo.
“Come Sita, la Società italiana di terapia antinfettiva – prosegue – stiamo facendo questo: abbiamo un sistema di sorveglianza e un registro di queste infezioni”. A preoccupare, spiega Bassetti, è il fatto che “la Candida auris è resistente a moltissimi farmaci anti-fungini di primo livello, le infezioni possono essere molto gravi fino alla setticemia e la mortalità è piuttosto elevata, dal 30-40% fino al 50%. L’aumento di infezioni è purtroppo frutto di un alleggerimento delle misure per il controllo delle infezioni durante la pandemia di Covid-19, quando le persone pensavano più a proteggere loro stesse dal virus e c’è stata una minore attenzione a questo microrganismo, su cui bisogna fare davvero molta attenzione”.
“Le infezioni multiresistenti non sono causate solo da batteri – ricorda l’infettivologo – ma anche da funghi. Dobbiamo fare di più anche a livello italiano sul tema della lotta dei microrganismi resistenti, bisogna ancora alzare di più l’asticella. So che su questo argomento è molto sensibile il ministro Schillaci. Dobbiamo lavorare tutti insieme, la lotta ai microrganismi resistenti ai farmaci è la sfida attuale e del futuro”.