
Tre giorni di discussione dal 21 al 23 febbraio per fare il punto sullo stato dell’antropologia medica in Italia. Riflessione teorica e di ricerca, spazio (ancora esiguo) nei curricula di formazione scientifica e professionale, esperienze compiute e strategie generali del suo “uso sociale” nel sistema sanitario pubblico.L’intento del primo Convegno della Siam è quello di creare un dialogo più serrato, dentro l’Accademia, ma soprattutto dentro il mondo delle professioni sanitarie e delle associazioni, con quanti abbiano come centro della propria pratica di lavoro e di ricerca la dimensione sociale e culturale dei processi di salute e malattia.
Il Convegno sarà articolato, dopo una relazione generale introduttiva, tenuta dal presidente Tullio Seppilli, in sedute plenarie e sessioni tematiche parallele. Prevista una lectio magistralis di Didier Fassin (direttore di ricerche alla École des Hautes Études en Sciences Sociales, Paris, e J.D. Wolfensohn professor of Social science all’Institute for Advanced Study, Princeton, N.J.).
Nelle sedute plenarie sono previste cinque relazioni generali:
Antropologia medica e governo del corpo (Giovanni Pizza; discussant – Mariella Pandolfi)
Antropologia medica e diseguaglianze in salute (Pino Schirripa; discussant Gavino Maciocco)
Antropologia medica e pluralismo delle cure (Fabio Dei; discussant Francesco Bottaccioli)
Antropologia medica e umanizzazione delle cure (Alessandro Lupo; discussant Sandro Spinsanti)
Antropologia medica e politiche di salute globale (Ivo Quaranta; discussant Maurizio Marceca)
Le sessioni tematiche parallele, che prevedono in totale 70 relazioni, saranno così articolate:
Condizione migratoria e salute – Salute mentale e contesti sociali – Istituzioni e politiche sanitarie – Le medicine tradizionali extraeuropee – Medicine popolari e non convenzionali e integrazione delle medicine – Storia e insegnamento dell’antropologia medica
I lavori avranno inizio giovedì 21 mattina (ore 9) e termineranno sabato 23 (ore 13)
Per informazioni: [email protected]