Milano, 3 giu. (Adnkronos Salute) – “Sono felicissima di questo riconoscimento che il presidente della Repubblica ha voluto riservarci e molto orgogliosa del lavoro fatto da tutÂti in questo periodo così difficile. AbÂbiamo visto avanzare a una velocità incÂredibile una malattia sconosciuta, a volÂte aggressiva, che pensavamo tanto lontÂana e invece già ciÂrcolava. Poi è esploÂsa improvvisamente con una violenza devaÂstante e ha davvero provato a travolgerÂci”. E’ il commento emozionato di Annalisa Malara, l’anestesista 38enne dell’ospedale di Codogno che si è occupata di Mattia, il ‘paziente 1’ d’Italia.
Unico rianimatore di turno quel 20 febbraio che ha cambiato la vita di tutti, si è trovata davanti un paziente giovane con una polmonite gravissima che peggiorava inesorabilmente e non rispondeva alle cure. E ha pensato all’impossibile. Forzando il protocollo decide di eseguire il tampone che svelerà la presenza di Covid-19 nel Paese. Oggi l’emozione è per l’onorificenza ricevuta dal presidente Sergio Mattarella.
Annalisa ripensa alla malattia che ha visto nei pazienti ricoverati nei giorni più drammatici a Codogno. “Ci ha trovati esposÂti con le nostre fragilità , ma forti e teÂnaci, determinati, se non a sconfiggerla almeno a domarla – sottolinea all’Adnkronos Salute – Prendendoci cura dei nostri pazienti abbÂiamo visto cosa può fare, ma nesÂsuno di noi si è mai tirato indietro. OgÂgi condividere con la dottoressa Laura Ricevuti questa grande gioia mi fa ancora più piacere. Grazie presidente Mattarella”.