Milano, 30 mar. (Adnkronos Salute) – “Takeda è una multinazionale farmaceutica antica, di valori antichi che guardano al lungo termine. Il nostro core business si basa sulla ricerca e sviluppo di soluzioni farmacologiche, ma crediamo che questo impegno debba essere inquadrato in un percorso più ampio, che si occupi della gestione del paziente prima e dopo la malattia, soprattutto nel caso delle malattie rare, in modo tale che la ricerca possa essere ben indirizzata e le soluzioni massimizzate”. Così Andrea Degiorgi, Rare Business Unit Takeda Italia, a margine della conferenza stampa organizzata da Edra, con il contributo non condizionante di Takeda, intitolata ‘La donazione una ricchezza da non sprecare. L’infezione da citomegalovirus (cmv), una minaccia nel post trapianto’.
“Credo ci sia la necessità di portare avanti un progetto sistemico, che ottimizzi il risultato terapeutico – ha concluso Degiorgi – e da questo punto di vista penso che l’evento odierno sia stato particolarmente interessante dal momento che vi hanno partecipato molte voci: dalle istituzioni, ai clinici, fino alle associazioni scientifiche e di pazienti”.