Roma, 19 gen. (Adnkronos Salute) – L’Italia è “ai livelli più alti in Europa per consumo di antibiotici e per l’indice di resistenza a questi farmaci. Nel 2021, come dicono anche gli esperti Ecdc, è cambiato poco o niente. Ma le infezioni resistenti agli antibiotici sono la prima causa di morte dopo le malattie ischemiche e cerebro-vascolari”. Lo ha sottolineato Evelina Tacconelli, direttrice Malattie infettive Aou di Verona e componente del gruppo Aifa- Opera (Ottimizzazione della prescrizione antibiotica) nella sua relazione alla presentazione a Roma delle più recenti iniziative dell’Aifa per la riduzione della resistenza agli antibiotici in Italia.
“Serve una attenzione politica enorme – ha ribadito Tacconelli – è il momento che si faccia davvero qualcosa per queste infezioni resistenti agli antibiotici con una sorveglianza attiva, si deve sapere quanti antibiotici si consumano e deve esserci un obbligo del lavaggio delle mani e un controllo sugli ospedali”.