Con il Patrocinio del Comune di Bojano (Campobasso) si terrà al Palazzo Colagrosso, sabato 15 giugno alle ore 16.00, il convegno scientifico promosso da ENEA in cui si parlerà di un’arma in più per la lotta ai tumori profondi. Oggi, infatti, si può affrontare questa grave malattia con maggiore precisione, assenza di radioattività e costi minori. Questa la Protonterapia Top Implart che sarà presentata a Bojano , ma che avrà l’attenzione dell’intero Molise e delle regioni limitrofe. La protonterapia è una tecnica oncologica radioterapica di precisione che, attraverso l’utilizzo di radiazioni ionizzanti prodotte da un acceleratore di particelle, consente di effettuare trattamenti più efficaci e meno tossici sui tumori complessi. Grazie alle proprietà fisiche dei protoni infatti, la protonterapia produce un fascio piuttosto focalizzato sulla massa tumorale garantendo così solo eventuali bassi effetti collaterali ai tessuti circostanti.
Un acceleratore di protoni compatto completamente lineare ad alta frequenza, per offrire una possibile soluzione ottimale, con alte prestazioni e con costi limitati, ai problemi riscontrati dei sistemi basati su acceleratori circolari. Un valido strumento in più per combattere i tumori resistenti alle radiazioni tradizionali oppure inoperabili perché difficili da raggiungere o circondati da organi o tessuti delicati. Di questo e molto altro relazioneranno Aldo Pizzuto, direttore dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare e Luigi Picardi, responsabile laboratorio acceleratori dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile.
“Non posso non esprimere soddisfazione per aver colto l’importanza economico sociale di questo evento – ha detto l’assessore al lavoro e alle politiche sociali del Comune di Bojano, Anna Carmen Perrella – e l’auspicio che questa regione possa in futuro, spero prossimo, dotarsi di ulteriori strumenti all’avanguardia per fronteggiare le esigenze primarie delle persone che soffrono, troppo spesso incapaci di affrontare cure in luoghi lontani e costosi. Ritengo che un paese civile non debba negare ai suoi abitanti gli strumenti fondamentali del vivere quotidiano, piuttosto anteporli a qualsiasi secondaria esigenza dopo gli sprechi”.