L’autunno porta con sé un mix di emozioni e cambiamenti, con le foglie che cambiano colore, le temperature che si abbassano, le giornate che si accorciano e talvolta anche un fastidioso disturbo: le allergie autunnali. Quali sono le piante responsabili di questi fastidi? Quali test sono disponibili per diagnosticare le allergie e come affrontarle in modo efficace? Facciamo chiarezza.
Introduzione alle allergie autunnali
Le allergie autunnali sono una reazione allergica dovuta a cause ambientali, che si verifica durante la stagione autunnale. Questa condizione può comportare sintomi fastidiosi come starnuti, congestione nasale, prurito agli occhi e tosse. Le persone che soffrono di allergie autunnali spesso si chiedono quali siano le piante responsabili di questi sintomi.
Una delle principali piante responsabili delle allergie autunnali è l’ambrosia. Questa pianta è nota anche come “erba dei fuochi” ed è comune in molte regioni del mondo. L’ambrosia produce polline in grandi quantità durante l’autunno, e questo polline rappresenta un allergene atmosferico piuttosto aggressivo. L’esposizione al polline di ambrosia può scatenare sintomi allergici, tra cui starnuti, prurito e congestione nasale. L’assenzio è una pianta appartenente alla famiglia delle Asteraceae ed è noto per il suo polline altamente allergenico.
Il polline di assenzio è noto per essere una delle principali fonti di allergie durante la stagione estiva, ma può ancora essere presente in quantità limitate in autunno fino a quando le temperature rimangono abbastanza miti e le condizioni climatiche lo consentono. Non è raro, a causa del cambiamento climatico, che anche in autunno si presentino allergie tipiche della primavera o perdurino i pollini di piante più tipicamente estive.
Quali pollini in autunno?
Durante l’autunno, i principali tipi di polline responsabili delle allergie includono il polline di ambrosia, il polline di betulla, il polline di erba da prato e il polline di alcune varietà di alberi a foglie caduche. Questi allergeni possono essere presenti nell’aria, causando sintomi fastidiosi per chi è sensibile.
Il polline di betulla e le allergie autunnali
Anche il polline di betulla può essere responsabile delle allergie autunnali. Anche se la betulla è più comunemente associata alle allergie primaverili, il suo polline può rimanere nell’aria per un periodo prolungato, causando sintomi allergici anche in autunno. Anche il polline di betulla può innescare reazioni allergiche che includono prurito agli occhi, tosse e difficoltà respiratorie. Pertanto, è importante per coloro che soffrono di allergie alle piante citate, continuare a monitorare i livelli di polline locali anche durante l’autunno e adottare le misure preventive e di trattamento appropriate per gestire i sintomi.
L’erba da prato
Un’altra causa comune di allergie autunnali è l’erba da prato. Anche se molte persone pensano alle allergie da erba come un problema primaverile o estivo, alcune varietà di erba continuano a produrre polline anche in autunno. L’esposizione al polline di erba da prato può causare sintomi come prurito cutaneo, eruzioni cutanee e congiuntivite.
Gli alberi a foglie caduche
Gli alberi a foglie caduche, infine, che perdono le loro foglie in autunno, possono anch’essi contribuire alle allergie stagionali. Alcuni alberi, come il nocciolo e il pioppo, rilasciano polline in autunno, scatenando così reazioni allergiche. I sintomi tipici includono prurito agli occhi, congestione nasale e mal di gola.
Come Affrontare le allergie autunnali
Per affrontare efficacemente le allergie autunnali, gli esperti consigliano una serie di misure preventive e terapeutiche. Ecco alcuni consigli utili:
- Consultare un allergologo per una diagnosi precisa e un piano di gestione personalizzato.
- Monitorare i livelli di polline locali e cercare di evitare le attività all’aperto durante i picchi di polline.
- Utilizzare dispositivi di purificazione dell’aria nelle abitazioni per ridurre la presenza di allergeni.
- Seguire trattamenti che potrebbero includere antistaminici, decongestionanti o immunoterapia.
- Utilizzare occhiali da sole per proteggere gli occhi dall’esposizione al polline.
- Lavare frequentemente i capi d’abbigliamento e la biancheria da letto per rimuovere il polline.
Che tipo di allergie ci sono ad ottobre?
Ad ottobre, le allergie autunnali possono essere varie e influenzate dalla flora e dal clima locali. Mentre l’ambrosia, la betulla e l’erba da prato possono continuare a causare allergie, altre piante come l’artemisia possono diventare fonti significative di allergeni. Inoltre, le muffe possono proliferare in autunno, scatenando reazioni allergiche in alcune persone. Gli allergologi spesso notano un aumento dei casi di rinite allergica e congiuntivite allergica a causa delle muffe durante questo mese.
Come capire se si ha l’allergia stagionale?
Capire se si soffre di allergie stagionali può essere il primo passo per affrontare questa condizione. Come abbiamo visto, i sintomi tipici includono starnuti frequenti, congestione nasale, prurito agli occhi e tosse. Se questi sintomi si manifestano in modo ricorrente durante la stagione autunnale, è consigliabile consultare un allergologo per una valutazione. Il medico può condurre test allergici per determinare la causa esatta delle reazioni allergiche.
Prick Test ed esami del sangue per la diagnosi
La diagnosi accurata delle allergie autunnali è essenziale per pianificare il trattamento adeguato. Due dei metodi più comuni utilizzati per la diagnosi sono il prick test e gli esami del sangue. Il prick test coinvolge la piccola applicazione di allergeni sospetti sulla pelle, seguita dall’osservazione delle reazioni cutanee. Se si verifica un arrossamento o un gonfiore nella zona di applicazione, è probabile che ci sia una certa reattività all’allergene testato. Gli esami del sangue, come il test RAST (Radioallergosorbent test) o il test IgE specifico, misurano i livelli di anticorpi IgE specifici per gli allergeni nel sangue. Questi test aiutano gli allergologi a determinare le cause precise delle allergie autunnali e a sviluppare piani di trattamento mirati.
Come curare le allergie
Il trattamento delle allergie autunnali può variare a seconda della gravità dei sintomi e delle preferenze del paziente. Ecco alcune opzioni comuni per gestire e curare le allergie:
- Antistaminici: gli antistaminici sono farmaci da banco o prescrizione che possono ridurre i sintomi allergici come prurito, starnuti e congestione nasale.
- Decongestionanti: i decongestionanti possono aiutare a ridurre il gonfiore nasale e a migliorare la respirazione.
- Immunoterapia: l’immunoterapia, comunemente nota come “terapia delle allergie”, coinvolge l’esposizione controllata agli allergeni responsabili delle reazioni allergiche per aumentare la tolleranza del corpo nel tempo.
- Corticosteroidi nasali: i corticosteroidi nasali sono spray che possono ridurre l’infiammazione nelle vie respiratorie, alleviando così la congestione e il prurito.
- Dispositivi di purificazione dell’aria: l’uso di purificatori d’aria con filtri hepa può contribuire a ridurre la presenza di allergeni all’interno delle abitazioni.
- Evitare l’esposizione: ridurre l’esposizione agli allergeni è una misura chiave per prevenire le reazioni allergiche. Monitorare i livelli di polline locali e limitare le attività all’aperto durante i periodi di alta concentrazione di allergeni può essere di grande aiuto.
- Consultare uno specialista: se i sintomi allergici sono gravi o non rispondono bene ai trattamenti da banco, è consigliabile consultare uno specialista allergologo per un piano di gestione personalizzato.
Le allergie autunnali possono causare notevoli disagi, ma con la giusta diagnosi e il trattamento adeguato, è possibile gestire efficacemente i sintomi e godersi la bellezza dell’autunno in tutta comodità.