Milano, 31 mar. (Adnkronos Salute) – “Il sistema del pronto soccorso in Italia versa in una condizione di reale emergenza nazionale, al punto che in molte strutture del Paese si corre un concreto e quotidiano rischio di interruzione del servizio”. E’ il monito della Simeu, Società italiana di medicina d’emergenza urgenza, che da tempo chiede “l’adozione di provvedimenti di emergenza finalizzati alla sopravvivenza del pronto soccorso, in un contesto di profonda crisi dell’intero Servizio sanitario nazionale che attende decise riforme strutturali”. Per questo i medici dell’emergenza esprimono apprezzamento per “lo sforzo compiuto dal ministero” della Salute “con il decreto Schillaci. Il decreto licenziato in questi giorni dal ministero della Salute, pur nella necessità di ulteriori evoluzioni – commenta la Simeu in una nota – si configura come un intervento di primo soccorso al sistema di emergenza urgenza”.
“I provvedimenti economici relativi alla valorizzazione dei turni eseguiti in prestazione aggiuntiva, peraltro accessibili a tutti gli specialisti ospedalieri, e all’anticipo della prevista indennità di pronto soccorso, insieme alla regolamentazione del ricorso ad agenzie di servizi – analizza la società scientifica – costituiscono un passo in avanti verso il riequilibrio tra offerta privata e pubblica. L’attività retribuita degli specializzandi in pronto soccorso e la sua valorizzazione ai fini concorsuali riconosce finalmente ai medici in formazione un ruolo di reale e fondamentale supporto al Ssn: da tempo Simeu sostiene questa ipotesi e oggi auspica ulteriori passi avanti in questa direzione”.
“La possibilità, per molti professionisti che da anni lavorano in emergenza urgenza con svariati regimi contrattuali, di accedere al concorso pubblico per il passaggio definitivo alla dipendenza, fotografa” per la categoria “una situazione nazionale eterogenea e risponde all’esigenza di porre fine a trattamenti spesso inaccettabilmente sperequativi, superando una fase storica ‘ibrida’ e procedendo verso il definitivo assetto specialistico della disciplina, punto cardinale dell’attività di Simeu. Il vantaggio in termini pensionistici che viene oggi introdotto rappresenta inoltre il primo concreto riconoscimento della natura usurante e della peculiarità assoluta dell’impegno dei professionisti dell’emergenza urgenza, obiettivo per il quale Simeu è da sempre impegnata e che ci induce ad accogliere con soddisfazione un provvedimento atteso, per il quale ci siamo battuti, che premia i protagonisti della sanità degli ultimi anni”.
“Da sempre Simeu, come società scientifica e soggetto civile – ricorda la nota – ha l’obiettivo non già della tutela sindacale dei propri iscritti, ma della salvaguardia e del miglioramento del servizio per i cittadini e della valorizzazione professionale degli operatori. Ci attendono ancora anni difficili, ma continueremo a lavorare nella direzione di un’assistenza in emergenza che vogliamo efficace e sicura, competenza di specialisti di alta qualità, nel solco del diritto costituzionale alla salute e dell’equità delle cure su tutto il territorio nazionale”.
“I provvedimenti di questi giorni offrono uno spunto per ripartire – concludono i medici dell’emergenza – Servirà però ancora l’impegno congiunto di tutti gli attori coinvolti: istituzioni, società scientifiche, università, sindacati, cittadini”.