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Pazienti diabetici, dal 31 gennaio 2010 novità nel referto di emoglobina glicata (HbA1c)

Novità in vista per i pazienti diabetici: dal 31 gennaio cambieranno i referti di emoglobina glicata, chiamata anche HbA1c, esame che fornisce al medico di medicina generale informazioni relative al compenso glicemico del paziente nei 2-3 mesi precedenti. Il programma di Patologia Clinica di Area Vasta Romagna modificherà, infatti, l´architettura del referto in linea con quanto disposto da altri laboratori nel 2009 e con quanto faranno nei prossimi mesi in Italia e nel mondo tutti i laboratori. A partire dal 31 gennaio, i risultati dell´HbA1c saranno quindi espressi dal laboratorio di Area Vasta in due unità di misura: alle unità vecchie (%), si aggiungeranno quelle nuove (mmol/mol).

L´International Federation of Clinical Chemistry and Laboratory Medicine (IFCC), in piena sintonia con le principali società scientifiche di diabetologi, ha prima promosso la definizione di un metodo di misurazione più accurato e preciso, quindi, ha raccomandato l´adozione di una nuova modalità di refertazione dell´HbA1c che renderà più confrontabili gli esiti degli esami effettuati nei laboratori in Italia e nel mondo.

I nuovi risultati di HbA1c avranno un valore numerico molto diverso dal precedente, ma l´informazione sarà sovrapponibile. Tali risultati saranno espressi in millimole di emoglobina glicata per mole di emoglobina (mmol/mol) e non in percentuale (%). L´equivalente dell´obiettivo terapeutico attuale dell´HbA1c, 6.5%, diventerà, dunque, 48 mmol/mol. E´ importante tenere presente che un numero molto più alto non significa avere una glicemia molto più alta. I valori numerici, infatti, non sono confrontabili, poiché espressi in una unità di misura del tutto diversa.

Il modo più semplice per fare la conversione rimane, probabilmente, il cosiddetto "trucco" di Kilpatrick (Kilpatrick´s Kludge) il quale parte dall´assunto che il valore in mmol/mol può essere ottenuto da quello in percentuale con due semplici operazioni: meno due meno due, vale a dire che al numero 6 corrisponde un numero a due cifre, il primo delle quali è 4 (6-2) ed il secondo è 2 (6-2-2).

Quindi 6% = 42 mmol/mol.

I valori intermedi si possono calcolare approssimativamente tenendo conto che due punti percentuali, indipendentemente dal fatto che siano 5 e 6 o 7 e 8, si differenziano di 11 mmol/L, arrotondabili a 10. Quindi 6.5% corrisponde a circa 47-48 mmol/L e 7.5% a circa 58-59 mmol/L.

E´ necessario che anche i pazienti interessati, e non solo laboratoristi e clinici, prendano confidenza con tali unità di misura, poiché, a partire dal gennaio 2012, i risultati dell´HbA1c saranno refertati solamente in unità IFCC (mmol/mol).

Chi lo desiderasse, può ricevere ulteriori informazioni dai dirigenti del programma di Patologia Clinica di Area Vasta Romagna che operano nel Laboratorio di Riferimento e nei Laboratori a Risposta Rapida, nonché dai diabetologi che operano nell´Area Vasta Romagna.