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Rettore UniSr, ‘pochi medici emergenza? Dividere meglio posti specialità’

Milano, 27 mar. (Adnkronos Salute) – All’università Vita-Salute San Raffaele “siamo arrivati ad avere 210 borse” per le scuole di specializzazione, 32 di area sanitaria (30 riservate ai medici, 2 di area odontoiatrica) e 2 di area psicologica, per l’anno accademico in corso, “dopo un picco di 296”. Sei anni fa erano solo 78. “E 210 borse non sono poche. Il problema è che andrebbero divise, se possibile, diversamente. Perché tutti si vogliono iscrivere a Dermatologia, tutti si vogliono iscrivere a Chirurgia plastica e nessuno si vuole iscrivere in Medicina d’emergenza-urgenza o Anestesia e rianimazione, quelle specialità che poi ci servivano” in periodo di Covid. E’ il messaggio rivolto dal rettore dell’università Vita-Salute San Raffaele di Milano, Enrico Gherlone, al ministro dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini, oggi durante il suo intervento in occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico 2022-2023.

Una cerimonia alla quale ha presenziato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, salutato al suo arrivo dal governatore lombardo Attilio Fontana, dal sindaco di Milano Giuseppe Sala e dal prefetto Renato Saccone, oltre che dal rettore Gherlone e dalla famiglia Rotelli, e accolto poi da un lungo applauso da parte della platea, tutta in piedi, al suo ingresso nell’aula. Mattarella ha assistito all’evento seduto in prima fila, ma non accanto a uno studente di Medicina dell’ateneo come riferito in principio.

Presenti in platea diversi esponenti del Governo, tra cui il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, i ministri dell’Università e Ricerca Anna Maria Bernini, della Salute Orazio Schillaci, della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, delle Riforme istituzionali Maria Elisabetta Alberti Casellati. In sala anche il presidente del Senato Ignazio La Russa e l’arcivescovo di Milano, monsignor Mario Delpini, e a fare gli onori di casa anche il vicepresidente del Gruppo San Donato, Kamel Ghribi.

Durante il suo discorso il rettore ha voluto far riferimento dunque anche al nodo delle carenze di medici con cui fa i conti in questo periodo il Servizio sanitario nazionale, carenze in particolare di alcuni specialisti, per esempio i medici dell’emergenza-urgenza, un problema molto sentito nei pronto soccorso del Paese. Per Gherlone va trovata una modalità per incanalare le nuove leve verso le specialità di cui c’è più bisogno. “E’ importante – dice – far capire poi agli studenti che non sono borse di studio, ma contratti di formazione professionale. Come all’estero: chi si iscrive ha un tronco comune dove esercita e si impratichisce nella professione di medico e poi si indirizza verso quella che è la specialità”, ma con alle spalle un’esperienza ad ampio raggio.

Crescere nei posti “non è facile, perché ci sono problemi di strutture, di posti, di insegnamenti”, ha riflettuto il rettore, “però oggi c’è un assoluto bisogno di medici. Medici specialisti, non medici parcheggiati”. L’anno accademico 2022-2023 segna un nuovo aumento dei posti messi a disposizione degli studenti dell’area medica che si iscriveranno al prossimo anno accademico (2023-2024): sono saliti a 750 per il corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia e a 150 per l’International Md Program (Medicina in lingua inglese). Si confermano 60 i posti per il corso di laurea magistrale in Odontoiatria e protesi dentaria. La crescita degli ultimi 6 anni ha consentito all’ateneo di rispondere all’aumento della domanda degli studenti: proprio in queste settimane, a partire dal 24 febbraio, con 5.336 iscritti, sono in corso i test di ammissione per il prossimo anno accademico (2023-2024), con la possibilità, per i candidati, di svolgere due prove nei periodi temporali stabiliti.

Novità sono previste dai bandi appena pubblicati anche per l’ammissione all’anno accademico 2024-2025, con 150 posti in più per il corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia, con l’ammissione alla selezione per l’area medica degli studenti iscritti al penultimo anno di scuola secondaria superiore e con la possibilità per i candidati di partecipare a tutte le sessioni di test. Con una popolazione studentesca in crescita, si guarda al futuro e in particolare al progetto del Campus UniSr a Sesto San Giovanni, per il quale – come spiegato da Paolo Rotelli, vicepresidente del Gruppo San Donato e presidente dell’università Vita-Salute San Raffaele – ci si pone come obiettivo l’apertura nel 2026-2027.

Il 2022 ha visto l’ampliamento del Campus Milano 2, dove le Facoltà di Psicologia e di Filosofia possono ora godere di uno spazio costruito su misura e pensato appositamente per i loro studenti, ed è cresciuto anche il Simulation Lab, con oltre 1.100 metri quadrati di spazi che riproducono una shock room/terapia intensiva, una sala operatoria e gli ambienti di controllo attigui alle sale operatorie per gli studenti della Facoltà di Medicina. Il progetto del Campus di Sesto prevede circa 70.000 metri quadrati dedicati, di cui 20.000 riservati ai centri di ricerca, per un totale di 5.000 studenti ospitati. Sarà dotato di infrastrutture e servizi hi-tech: dal Digital Education Hub al Simulation Center (realtà aumentata, eye tracking, simulazione ad alta fedeltà), dal Data Science Center, per lo sviluppo di ricerca data driven, al Center of Applied Engineering, con focus sui medical device.

L’obiettivo dichiarato da Rotelli? “Puntiamo a diventare la ‘Oxford’ italiana”, ha ripetuto più volte durante la cerimonia e a margine. Fra i risultati raggiunti dall’ateneo, durante l’inaugurazione dell’anno accademico sono stati ricordati quelli della ricerca: l’università vanta un Impact Factor medio di 9,2 e totale di 22.081, 2.403 pubblicazioni e 3,6 citazioni per pubblicazione, nel 2022. Le scuole di specializzazione di UniSr occupano i primi due posti nelle scelte dei primi 10 classificati in graduatoria e compaiono 5 volte nella Top ten delle scuole scelte. Sempre sul fronte dei risultati scientifici, sono stati poi ricordati i 12 grant dell’European Research Council (Erc) vinti. Sempre in tema di fondi, figura anche il dato di 11,5 milioni di euro, finanziamento complessivo ricevuto da UniSr con i fondi del Pnrr, per lo sviluppo di progetti di ricerca sulla terapia genica con tecnologia a Rna, sul tema dell’invecchiamento, sulle malattie infettive emergenti e sull’intelligenza artificiale. Nel ‘The Times Higher Education World University Rankings 2023’, l’ateneo è terzo nella classifica Italian Universities e si posiziona nel range 126-150 della classifica ‘By Subject’: Clinical and Health.

Sul fronte Covid, infine, sono stati ricordati gli oltre 20.000 pazienti curati negli ospedali del Gruppo San Donato, le 1.136 pubblicazioni scientifiche e i 130 trial clinici (2020-2021), con oltre 10.000 campioni biologici raccolti e oltre 1.000 scienziati coinvolti. Un ultima riflessione il rettore Gherlone ha voluto dedicarla all’importanza della “tutela del merito, garantito dal principio della trasparenza delle Commissioni giudicatrici e della selezione dei candidati all’insegnamento. Università Vita-Salute San Raffaele è stata la prima ad abbandonare le procedure riservate ai professori già in ruolo, per applicare esclusivamente il passaggio della Legge 240/2010 che prevede procedure selettive aperte a tutti gli studiosi in possesso dei requisiti previsti dalla norma e la formazione di commissioni completamente esterne, con professori di altri atenei, sorteggiati tra gli aventi diritto. Inoltre, è stato eliminato il profilo specifico, evitando così la possibilità di bandi di tipo sartoriale. Il fine ultimo è quello di selezionare i docenti più idonei a formare i professionisti del domani e favorire lo scambio e l’incontro dei migliori talenti accademici”.