Roma, 31 mar. (Adnkronos Salute) – Uno stile di vita sedentario, un’alimentazione scorretta o alcune patologie possono comprometterne la regolarità, portando a disturbi come costipazione o diarrea. “La motilità gastrointestinale”, ovvero la capacità del corpo di far progredire gli alimenti all’interno dell’apparato digerente, “è sempre stata considerata una patologia di nicchia per super specialisti nell’ambito della gastroenterologia italiana ma in realtà è molto diffusa nella popolazione”. Così Mario Costantini, presidente della Società italiana neo gastroenterologia e motilità (Singem) a margine del 29esimo Congresso nazionale delle malattie digestive promosso dalla Fismad a Roma.
“La conferma arriva dai pazienti che vediamo e trattiamo – sottolinea Costantini – hanno una patologia estremamente diffusa, pensiamo ad esempio al colon irritabile, alla stipsi e alla disfagia che nelle persone anziane è estremamente frequente e necessita di una risposta”. Risposta “che viene gestita dai medici di medicina generale che indicano la necessità o meno di attivare una visita ambulatoriale specialistica in ospedale – prosegue l’esperto – con tutte le difficoltà di prenotazione al Cup che noi ben conosciamo”. La presenza “di un gastroenterologo sul territorio potrebbe aiutare a “scremare’ quei pazienti che solo in un secondo momento devono accedere in ospedale per approfondimenti – conclude – e soprattutto ad individuare quei sintomi dall’allarme per escludere patologie molto più gravi di una semplice disfunzione dell’intestino, che possono essere tumori gastrointestinali o tumori dell’ovaio”.