Roma, 22 dic. (Adnkronos Salute) – Nel 2021 sono aumentati nei Paesi dell’Unione europea i casi di zoonosi, le malattie che si trasmettono dagli animali all’uomo. In Italia “la salmonellosi si conferma nel 2021 la zoonosi con il maggior numero di casi notificati, seguita da campilobatteriosi, listeriosi, infezioni da Stec (Escherichia coli produttore di Shiga-tossina, ndr), yersiniosi e brucellosi. Rispetto al 2020, l’aumento dei casi è stato particolarmente marcato per salmonellosi (+38,9%), infezioni da Stec (+44,4%), listeriosi (+55,5%), yersiniosi (+66,7%) e brucellosi (+77,8%), e più moderato per campilobatteriosi (+8,7%)”. A fare il punto è il Rapporto One Health sulle zoonosi nel 2021 nell’Ue, pubblicato dall’Autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) e dal Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc).
“L’elevato numero di casi di salmonellosi osservato in Italia rispetto a quelli di campilobatteriosi costituisce, ormai da alcuni anni, una peculiarità del quadro epidemiologico delle zoonosi nel nostro Paese, rispetto al resto d’Europa dove i casi di campilobatteriosi nel 2021 erano più del doppio rispetto ai casi di salmonellosi – evidenzia il report a cui collabora l’Istituto superiore di sanità – Questa differenza potrebbe essere in parte giustificata da una minor sensibilità della sorveglianza da Campylobacter e Stec meno efficace rispetto a Salmonella. La sorveglianza da Stec si basa prevalentemente su un sistema sentinella di segnalazione dei casi di Sindrome emolitico uremica (Seu) attraverso il Registro italiano Seu. L’Italia è invece priva di un sistema di notifica dei casi di echinococcosi, zoonosi considerata prioritaria dalla ‘Direttiva zoonosi’ della Comunità europea e dei casi di toxoplasmosi”.
La produzione del report è stata coordinata dall’Iss che ha guidato un team di esperti del Consorzio Zoe (Zoonoses under a One health perspective in the Eu), di cui fanno parte, oltre all’Iss, l’Istituto zooprofilattico delle Venezie, l’Istituto zooprofilattico dell’Abruzzo e Molise (capofila del consorzio), l’Istituto zooprofilattico della Lombardia ed Emila Romagna e l’Agence nationale de sécurité sanitaire de l’alimentation, de l’environnement et du travail (Anses).