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Sanità: Schillaci, ‘contro carenza medici Governo si è attivato senza rattoppi’

Roma, 12 apr. (Adnkronos Salute) – “Si sta facendo finalmente qualcosa. Quando questo Governo si è insediato e ho avuto l’onore di iniziare ad occuparmi del servizio sanitario nazionale, ho trovato una sanità ingolfata e piena di contraddizioni. Durante la pandemia, i medici italiani si sono distinti per impegno e abnegazione. Li abbiamo chiamati ‘eroi’ senza però renderci abbastanza conto delle loro grida di dolore per gli orari insostenibili a fronte di compensi inadeguati. Ci siamo attivati subito, ma questa volta senza pensare ad un ennesimo rattoppo. Dobbiamo ribadirlo, il sovraffollamento dei pronto soccorsi è il sintomo di una malattia più grande che possiamo fermare solo attraverso azioni concrete e strutturali”. Lo ha precisato il ministro della Salute Orazio Schillaci, nel suo intervento oggi alla Camera per il Question time, rispondendo sulle iniziative volte a incrementare l’efficienza e la sicurezza dei punti di pronto soccorso, con particolare riferimento alle carenze di personale.

“Da subito, con l’ultimo decreto-legge numero 34, abbiamo innalzato i compensi per i medici che lavorano in emergenza urgenza da 60 a 100 euro orari, abbiamo disposto aumenti per gli infermieri e anticipato le indennità di pronto soccorso senza attendere il 2024. Prevediamo poi assunzioni anche senza specializzazione diretta e contratti libero professionali per gli specializzandi – ha rimarcato Schillaci – Sostenere economicamente la professione medica è fondamentale per riconoscere davvero quegli eroi che si occupano quotidianamente del valore più importante: la nostra Salute. Abbiamo però anche disposto norme più dure contro la violenza negli ospedali perché esercitare una professione non può mai diventare un rischio per chi lo fa”.

“Da dieci anni, escludendo il periodo Covid, il definanziamento del Ssn e soprattutto la mancanza di una visione organizzativa hanno impoverito il concetto di salute pubblica. Se oltre il 70% degli accessi nei pronto soccorsi è definito codice bianco o verde, ovvero non urgente, significa che i cittadini hanno perso punti di riferimento territoriali e si riversano negli ospedali dove l’attenzione è focalizzata verso le urgenze”, ha concluso il ministro.