Roma, 12 ott. (Adnkronos Salute) – Mappare le decine di migliaia di defibrillatori automatici esterni (Dae) già installati in Italia, anche con l’aiuto dei ragazzi. E insegnare a quante più persone possibile, a cominciare dalle scuole, le manovre di primo soccorso in caso di arresto cardiaco. Sono i principali ‘pilastri’ della settimana ‘Viva!’ (in corso fino al 17 ottobre) promossa da Italian Resuscitation Council, società scientifica che riunisce medici, infermieri e operatori esperti in rianimazione cardiopolmonare. Sabato il momento culminante della campagna con il World Restart a Heart Day, giornata mondiale sulla rianimazione cardiopolmonare, lanciata a livello internazionale dallo European Resuscitation Council (Erc), di cui Irc è membro, e dall’International Liaison Committee on Resuscitation (Ilcor).
Domani, in particolare, Irc lancerà il concorso ‘Chi trova un Dae…’ rivolto alle scuole primarie e secondare di primo e secondo grado che saranno invitate a mappare i defibrillatori dei loro quartieri e città e a realizzare elaborati grafici (disegni e illustrazioni sia cartacei che digitali) che mostrino l’esatta posizione di questi strumenti. Irc, alla chiusura del bando il 30 aprile 2022, selezionerà tre gruppi di studenti vincitori che potranno seguire un corso di formazione sul primo soccorso e sull’uso del Dae. I 30 progetti finalisti saranno inseriti da Irc in un documento ufficiale finalizzato a favorire l’individuazione e la corretta geo-localizzazione dei Dae, come prevede la nuova legge italiana sul primo soccorso entrata in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale ad agosto.
La legge prevede l’obbligo per tutti i soggetti pubblici e privati che si siano già dotati di Dae, di segnalarli e registrarli alla centrale operativa del sistema di emergenza sanitaria 118. Per i Dae acquistati successivamente all’entrata in vigore della legge, l’obbligo di registrazione riguarderà invece il venditore di questi strumenti. “E’ fondamentale che tutti sappiano cosa fare quando assistono a un arresto cardiaco – Giuseppe Ristagno, presidente di Irc – e che, con il supporto del 112 e in attesa dell’arrivo dei soccorsi, possano trovare facilmente i Dae già disponibili sul territorio. Coinvolgere le scuole è importante per diffondere una nuova cultura del primo soccorso, considerato che in Europa si verificano ogni anno circa 400.000 arresti cardiaci (60.000 in Italia) e che si stima che solo nel 58% dei casi chi assiste intervenga con le manovra salvavita (massaggio cardiaco, ventilazioni) e nel 28% dei casi con il defibrillatore”.
Durante la settimana ‘Viva!’ Irc sarà impegnata in oltre 50 iniziative, con dimostrazioni pratiche di primo soccorso e disostruzione pediatrica, in diverse città, tra cui Roma, Bologna, Modena, Novara, Ferrara, San Marino. Inoltre Irc invierà agli istituti scolastici materiale illustrato sulle manovre salvavita, come il massaggio cardiaco, con l’obiettivo di coinvolgere le scuole in un’attività di formazione più articolata e che diventerà stabile. Infatti, l’introduzione a scuola della formazione sul primo soccorso è inclusa negli interventi previsti dalla nuova legge.
Infine, domani Irc organizzerà un incontro di approfondimento sul soccorso durante l’attività sportiva con medici ed esperti che si soffermeranno su questi ambiti: maratona, ciclismo su strada e mountain bike, competizioni di motociclismo in circuito. La nuova legge italiana ha stabilito l’obbligo per i centri sportivi, le palestre, le piscine gestiti da società e associazioni sportive professionistiche e dilettantistiche, di installare i Dae (defibrillatori automatici esterni), durante gli allenamenti e le competizioni. In Italia le società e le associazioni sportive sono oltre 100mila.