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Ikigai: cos’è il metodo giapponese e come trovare il proprio scopo

come trovare il proprio ikigai

Viviamo in un’epoca di costante ricerca. Ricerchiamo la felicità, l’equilibrio e, soprattutto, un senso profondo che dia direzione alle nostre giornate. In questo contesto di frenesia e incertezza, una parola giapponese, l’Ikigai, è emersa come una bussola potente, un faro che guida milioni di persone verso una vita più significativa e appagante. L’Ikigai non è una semplice formula per il successo, ma una filosofia di vita radicata nella cultura del Sol Levante, in particolare sull’isola di Okinawa, nota per la longevità e la serenità dei suoi abitanti.

Questo termine, spesso tradotto in Occidente con espressioni come “la ragione per cui ti alzi la mattina” o “la gioia di essere sempre occupato”, racchiude l’essenza di un’esistenza guidata da uno scopo. Ma cosa significa davvero e, soprattutto, come trovare il proprio ikigai?

Che cosa vuol dire Ikigai?

Il termine Ikigai (生き甲斐) è composto da due parole giapponesi: Iki (生き), che significa “vita” o “esistenza”, e Gai (甲斐), che può essere tradotto con “valore”, “ragione” o “beneficio”. Mettendo insieme questi due concetti, l’Ikigai si configura letteralmente come “il valore dell’esistenza” o “la ragione di vita”.

Non si tratta di un obiettivo grandioso o di un traguardo irraggiungibile, ma piuttosto di una soddisfazione sottile ma costante che deriva dal dedicarsi a ciò che si ama e che, contemporaneamente, apporta un beneficio al mondo o alla propria comunità. Il neuroscienziato Ken Mogi, uno dei massimi divulgatori di questo concetto, sottolinea che l’Ikigai risiede spesso nelle piccole cose della quotidianità: il sapore di un buon caffè, la cura del proprio giardino, la dedizione al lavoro artigianale. Non è necessariamente legato al successo professionale o alla fama, ma alla gioia intrinseca di dedicarsi a un’attività che ci fa sentire utili e in armonia con noi stessi e l’ambiente circostante. Comprendere appieno la profondità di questo significato è il primo passo cruciale per capire come trovare il proprio ikigai.

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Come trovare il proprio Ikigai?

Il modello più popolare, sebbene sia una rielaborazione occidentale che utilizza il Diagramma di Venn per visualizzare l’Ikigai, è lo strumento più efficace per iniziare la ricerca. Esso identifica l’Ikigai come il punto d’incontro ottimale tra quattro aree fondamentali della vita. La chiave è porsi domande profonde e oneste in ciascuna di queste sfere:

  1. Ciò che ami: cosa ti appassiona? Quali attività ti fanno perdere la cognizione del tempo? Cosa faresti anche se non venissi pagato?
  2. Ciò in cui sei bravo: quali sono i tuoi talenti naturali o le competenze che hai acquisito con dedizione? In cosa gli altri ti chiedono aiuto?
  3. Ciò per cui puoi essere pagato: per quali tue competenze o servizi esiste un mercato? Qual è il valore economico che puoi offrire?
  4. Ciò di cui il mondo ha bisogno: In che modo puoi contribuire a migliorare la vita degli altri o l’ambiente che ti circonda? Quale problema della tua comunità potresti risolvere?

L’intersezione tra queste aree definisce quattro zone intermedie:

  • Passione (ciò che ami + ciò in cui sei bravo)
  • Missione (ciò che ami + ciò di cui il mondo ha bisogno)
  • Professione (ciò in cui sei bravo + ciò per cui puoi essere pagato)
  • Vocazione (ciò di cui il mondo ha bisogno + ciò per cui puoi essere pagato)

Il proprio Ikigai si trova proprio al centro, dove passione, missione, professione e vocazione si fondono in un unico flusso vitale. Capire come trovare il proprio ikigai è quindi un processo di auto-analisi continuo, che richiede la capacità di connettere i propri desideri interiori con la realtà esterna. È un percorso dinamico, in cui le risposte non arrivano per magia, ma emergono attraverso l’azione, l’esperienza e la costante riflessione.

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Quali sono i 5 pilastri dell’Ikigai?

Oltre al famoso diagramma di Venn, la filosofia Ikigai si basa su cinque pilastri fondamentali, come delineati, ad esempio, dal neuroscienziato Ken Mogi, che offrono una guida pratica e quotidiana su come approcciare la vita per coltivare il proprio scopo:

  1. Iniziare in piccolo: non è necessario stravolgere la propria vita per trovare l’Ikigai. Si incoraggia l’adozione di piccoli e costanti miglioramenti (Kaizen), concentrandosi sulla qualità e sulla dedizione dei gesti quotidiani, piuttosto che su obiettivi titanici. La felicità, in questa visione, si costruisce passo dopo passo.
  2. Lasciarsi andare (dimenticarsi di sé): questo pilastro suggerisce di immergersi completamente nelle attività che si stanno svolgendo, perdendo il senso del tempo e dell’ego. È l’esperienza di essere in uno stato di “flusso” (Flow), in cui l’azione diventa spontanea e gioiosa, priva di giudizi e auto-critica.
  3. Armonia e sostenibilità: l’Ikigai non è un percorso solitario. Si concentra sull’importanza di vivere in armonia con la comunità circostante e la natura. Implica un approccio di sostenibilità non solo ambientale, ma anche personale, assicurandosi che le proprie azioni non esauriscano le proprie energie o danneggino gli altri.
  4. Provare gioia per le piccole cose: la vera felicità, secondo questa filosofia, non risiede negli eventi eclatanti, ma nella gratitudine per i piaceri semplici e nella capacità di meravigliarsi quotidianamente. Un raggio di sole, un pasto cucinato con cura, un sorriso: sono queste le fonti autentiche e durature di soddisfazione.
  5. Vivere nel qui e ora: concentrarsi sul momento presente è essenziale. Anziché preoccuparsi eccessivamente del futuro o rimuginare sul passato, questo pilastro invita a essere pienamente presenti in ogni azione. È nel hic et nunc che si manifesta la vita e si coltiva il proprio Ikigai.

Questi pilastri offrono un approccio comportamentale e mentale indispensabile per comprendere a fondo come trovare il proprio ikigai e, soprattutto, come viverlo ogni giorno.

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Qual è il simbolo dell’Ikigai?

L’Ikigai non ha un unico “simbolo” tradizionale giapponese nell’accezione di un logo o un emblema sacro, a parte i suoi ideogrammi (生き甲斐). Tuttavia, in Occidente, l’immagine che è diventata universalmente riconosciuta e associata al concetto è il Diagramma di Venn a quattro cerchi intersecati.

Questo diagramma, pur non essendo di origine giapponese tradizionale, ma piuttosto un modello divulgato per la prima volta da un occidentale per scopi di orientamento professionale, è oggi la rappresentazione visiva più popolare e intuitiva dell’Ikigai. I quattro cerchi rappresentano gli ambiti fondamentali della vita: ciò che ami, ciò in cui sei bravo, ciò per cui puoi essere pagato e ciò di cui il mondo ha bisogno. Il punto centrale, l’area di perfetta sovrapposizione tra tutte e quattro le dimensioni, è il simbolo pratico della ragione di essere che si cerca. Sebbene i giapponesi spesso vivano il concetto in modo più sfumato e meno strutturato, il diagramma è diventato una cartina tornasole della filosofia. È un’icona moderna che aiuta a visualizzare meglio il processo e focalizzare l’attenzione sull’equilibrio necessario tra la dimensione personale, sociale ed economica della propria esistenza.

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Come si applica nella vita quotidiana?

L’applicazione dell’Ikigai nella vita di tutti i giorni non è un esercizio teorico, ma un cambiamento di prospettiva e di abitudini. Non si tratta, ad esempio, di trovare il “lavoro dei sogni”, ma di infondere uno scopo in ogni aspetto della propria esistenza, seguendo i principi discussi.

Per iniziare, si può dedicare del tempo all’auto-osservazione consapevole: identifica le attività in cui ti senti in uno stato di flusso, quelle che ti riempiono di energia e non ti svuotano. Questo è un indizio fondamentale per come trovare il proprio ikigai. Potrebbe essere cucinare, prenderti cura dei tuoi cari, scrivere, fare volontariato o persino organizzare spazi.

Nel contesto professionale, l’Ikigai ci spinge a non accontentarci di un lavoro che sia solo una fonte di reddito. Invita a cercare modi per allineare le proprie competenze e passioni con un contributo significativo. Anche se il tuo lavoro attuale non è la tua destinazione finale, puoi applicare il principio del “cominciare in piccolo” e del “vivere nel qui e ora”, cercando la gioia e la dedizione nei compiti più semplici.

Infine, l’Ikigai si manifesta nella costruzione di relazioni armoniose e in uno stile di vita sostenibile. Dedica tempo alla comunità, rispetta il tuo corpo e la tua mente, e mantieni un atteggiamento di gratitudine per le piccole gioie. Capire come trovare il proprio ikigai è, in definitiva, un viaggio di riscoperta che, una volta intrapreso con onestà e impegno, promette una vita più lunga, più serena e profondamente appagante. È la pratica costante di dare valore all’atto stesso di vivere.