
Artroscopia della caviglia, Forlì si conferma centro d’eccellenza ospitando il corso nazionale Sia (Società Italiana Artroscopia).Venerdì 19 aprile, all’Hotel Globus (via Traiano Imperatore, 4), è in programma, dalle 8.45 alle 16.30, il convegno “La chirurgia artroscopica della caviglia”, presieduto dal dott. Francesco Lijoi, direttore dell’U.O. di Traumatologia-Ortopedia dell’Ausl di Forlì, e dal dott. Marcello Lughi, della stessa unità. L’evento richiamerà i maggiori esperti italiani del settore, affrontando a 360 gradi tutto ciò che riguarda la chirurgia della caviglia.
In tale ambito, d’altronde, l’unità forlivese è all’avanguardia, in particolare per quanto concerne la chirurgia artroscopica della parte posteriore della caviglia, intervento particolarmente complesso. Il dott. Lijoi è stato il primo chirurgo italiano a cimentarsi in questo tipo di chirurgia, appresa 12 anni fa in Olanda. Attualmente, l’equipe forlivese effettua una cinquantina di artroscopie della caviglia ogni anno, e vanta svariate pubblicazioni nazionali e internazionali in materia. «L’atroscopia si effettua nel caso di dolori e/o gonfiori, quindi per problemi tendinei, di cartilagine, ossei – illustra il dott. Lijoi – di solito, il paziente, dopo traumi o distorsioni, si rassegnava a convivere col male, non trovando una soddisfacente soluzione medica. Adesso, grazie a questa tecnica, si può fare molto, compreso il trapianto di cellule cartilagenee dallo stesso paziente e l’innesto di materiali sintetici, detti “scaffold”, cioè impalcatura, utilizzati nelle lesioni più gravi e capaci di “guidare” il riformarsi della cartilagine e dell’osso, il tutto con ottimi risultati».