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Esami per intolleranze alimentari: cosa sapere

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Negli ultimi anni, il numero di persone che sospettano di soffrire di intolleranze alimentari è cresciuto notevolmente. Di conseguenza, l’interesse per gli esami intolleranze alimentari è aumentato. Questi test possono aiutare a identificare gli alimenti che causano reazioni avverse nel corpo. In questo articolo, esploreremo tutto ciò che c’è da sapere, dalle tipologie di test disponibili ai loro costi e attendibilità.

Cosa si intende per intolleranze alimentari

Le intolleranze alimentari si differenziano dalle allergie alimentari. Mentre le allergie coinvolgono il sistema immunitario e possono causare reazioni immediate e potenzialmente gravi, le intolleranze alimentari sono generalmente meno severe e si manifestano più lentamente. Le intolleranze derivano spesso dall’incapacità del corpo di digerire correttamente certi alimenti, portando a sintomi fastidiosi ma non pericolosi per la vita.

Esami intolleranze alimentari: servono a individuare alimenti che il corpo non riesce a digerire correttamente

Sintomi comuni delle intolleranze

I sintomi delle intolleranze alimentari possono variare ampiamente da persona a persona. I segni più comuni includono gonfiore, diarrea, stanchezza, mal di testa e irritabilità. Alcune persone possono sperimentare dolori addominali, nausea o eruzioni cutanee. Poiché questi sintomi sono spesso vaghi e non specifici, molte persone non si rendono conto che potrebbero essere collegati a una particolare intolleranza alimentare.

Problemi intestinali, nausea, mal di testa e stanchezza possono essere spie di un’intolleranza alimentare

Test per le intolleranze nel sangue

Uno dei metodi più utilizzati per identificare le intolleranze alimentari è il test del sangue. Questo esame misura la risposta del sistema immunitario a vari alimenti tramite la rilevazione di anticorpi specifici, come le immunoglobuline G (IgG). Nonostante la loro diffusione, l’affidabilità di questi test è oggetto di dibattito nella comunità scientifica. Alcuni esperti ritengono che i livelli di IgG possano semplicemente indicare un’esposizione agli alimenti piuttosto che una vera e propria intolleranza.

Esami intolleranze alimentari: le analisi del sangue sono uno dei metodi più diffusi per la ricerca delle intolleranze

Che cos’è il breath test?

Il breath test è un altro metodo comunemente usato per diagnosticare alcune intolleranze alimentari, come l’intolleranza al lattosio. Questo test misura l’idrogeno presente nel respiro dopo l’assunzione di un particolare zucchero (come il lattosio). Un aumento significativo dei livelli di idrogeno indica che il corpo non sta digerendo correttamente il lattosio, suggerendo un’intolleranza. Questo test può essere effettuato anche con impegnativa a carico del Servizio Sanitario Nazionale, pagando solo il ticket.

Esami intolleranze alimentari in farmacia

Negli ultimi anni, è diventato sempre più comune trovare esami per intolleranze alimentari disponibili in farmacia. Questi test, spesso fai-da-te, permettono di raccogliere un campione di sangue o di saliva a casa e di inviarlo a un laboratorio per l’analisi. Sebbene convenienti, la loro attendibilità può variare e si consiglia di discutere i risultati con un medico.

Anche in farmacia è possibile fare esami per intolleranze e persino test fai da te, ma dalla dubbia attendibilità

Costi test intolleranze alimentari

Il costo degli esami intolleranze alimentari può variare notevolmente a seconda del tipo di test e del luogo in cui viene eseguito. I test del sangue effettuati in clinica possono costare tra i 100 e i 300 euro. I breath test possono avere un prezzo simile. I kit fai-da-te acquistati in farmacia tendono ad essere più economici, con prezzi che vanno dai 30 ai 100 euro.

Quali test sono più attendibili?

L’affidabilità degli esami per intolleranze alimentari è un argomento controverso. Molti esperti ritengono che i test del sangue per le IgG non siano sempre affidabili e possano dare falsi positivi. Il breath test, in particolare per l’intolleranza al lattosio, è considerato più affidabile. Tuttavia, il metodo più sicuro per identificare un’intolleranza alimentare è spesso una dieta di eliminazione seguita da una reintroduzione controllata degli alimenti.

La comunità scentifica ha ancora dubbi sull’affidabilità degli esami intolleranze alimentari

A quale medico rivolgersi per le intolleranze alimentari?

Se sospetti di avere un’intolleranza alimentare, il primo passo è consultare il tuo medico di base. Questo professionista può indirizzarti verso uno specialista, come un allergologo o un gastroenterologo, che può eseguire gli esami necessari e aiutarti a interpretare i risultati. Inoltre, un nutrizionista o dietista può essere utile per sviluppare un piano alimentare che eviti gli alimenti problematici senza compromettere la nutrizione complessiva.

Capire e gestire le intolleranze alimentari può migliorare significativamente la qualità della vita. Sebbene ci siano diversi esami intolleranze alimentari disponibili, è importante scegliere quelli più affidabili e consultare un professionista sanitario per un’interpretazione accurata e un piano di gestione adeguato. Con le giuste informazioni e supporto, è possibile identificare e gestire le intolleranze alimentari in modo efficace.

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