La celiachia silente è una forma di celiachia che, a differenza della variante classica, non presenta sintomi evidenti. Chi ne soffre può vivere per anni senza manifestare i classici segnali di allarme della malattia, come dolore addominale o diarrea, continuando a ingerire glutine senza apparenti conseguenze. Tuttavia, ciò non significa che il danno all’intestino non stia avvenendo: anche in assenza di sintomi riconoscibili, il consumo di glutine danneggia i villi intestinali, strutture fondamentali per l’assorbimento dei nutrienti.
La celiachia silente viene spesso scoperta in modo casuale, durante esami per altre patologie o come risultato di uno screening familiare per chi ha parenti affetti dalla malattia. Il pericolo di questa forma silente è proprio la sua capacità di agire nell’ombra, compromettendo lentamente la salute dell’individuo senza segnali chiari.
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Sintomi celiachia silente: come riconoscerli
Uno dei motivi principali per cui la celiachia silente può passare inosservata è la varietà e la non specificità dei suoi sintomi. In molti casi, questi segnali vengono attribuiti ad altre problematiche, rendendo la diagnosi ancora più complessa.
Alcuni dei sintomi meno conosciuti includono:
- Stanchezza cronica: molte persone affette da celiachia silente lamentano una stanchezza persistente, che non migliora con il riposo. Questo può essere legato a carenze nutrizionali dovute al malassorbimento intestinale.
- Anemia: un altro sintomo comune, ma spesso trascurato, è l’anemia da carenza di ferro. Anche senza disturbi gastrointestinali, la mancata assunzione di nutrienti essenziali può portare a una significativa riduzione dei livelli di ferro nel sangue.
- Dolori articolari: alcuni pazienti riferiscono dolori diffusi alle articolazioni o ai muscoli, che non sembrano collegati a un particolare sforzo fisico.
- Infertilità o problemi di concepimento: nelle donne, la celiachia silente può influenzare la capacità di concepire, provocando problemi di fertilità o aborti spontanei ricorrenti.
- Osteoporosi precoce: il malassorbimento del calcio e della vitamina D può portare a una diminuzione della densità ossea, con conseguente rischio di osteoporosi in età precoce.
Oltre a questi sintomi meno conosciuti, ci sono altri segnali generici che potrebbero indicare la presenza di celiachia silente, come afte ricorrenti in bocca, dermatiti, sbalzi d’umore o depressione. Tuttavia, è importante sottolineare che non tutti i pazienti presentano tutti questi sintomi, il che rende ancora più complessa la diagnosi.
Cosa fare se si pensa di soffrire di celiachia silente
Se sospetti di soffrire di celiachia silente, è fondamentale agire in modo tempestivo. Il primo passo è consultare un medico di fiducia, che potrà prescriverti una serie di esami specifici per valutare la presenza della malattia. Di solito, il percorso diagnostico prevede:
- Esami del sangue: gli esami più comuni sono quelli che rilevano la presenza di anticorpi specifici, come gli anti-transglutaminasi tissutali (tTG) e gli anticorpi anti-endomisio (EMA). Questi esami sono un buon indicatore di una possibile celiachia, anche in assenza di sintomi evidenti.
- Biopsia intestinale: in caso di esito positivo degli esami del sangue, il medico potrebbe consigliarti una biopsia intestinale per confermare la diagnosi. Questo esame permette di valutare il danno ai villi intestinali e confermare la presenza della malattia.
Una volta confermata la diagnosi, la gestione della celiachia silente è simile a quella della forma classica. La dieta priva di glutine è l’unico trattamento efficace, che deve essere seguito con rigore per evitare ulteriori danni all’intestino e prevenire complicazioni a lungo termine.
Cosa succede se non mi accorgo di essere celiaco?
La celiachia silente può sembrare meno grave proprio per l’assenza di sintomi evidenti, ma non va sottovalutata. Ignorare la presenza della malattia e continuare a consumare glutine può portare a gravi conseguenze a lungo termine, come:
- Carenze nutrizionali croniche: il malassorbimento di vitamine e minerali può provocare carenze di ferro, calcio, vitamina D e altre sostanze essenziali, con conseguenze su ossa, muscoli e sistema immunitario.
- Malattie autoimmuni: la celiachia non trattata aumenta il rischio di sviluppare altre malattie autoimmuni, come il diabete di tipo 1 o la tiroidite di Hashimoto.
- Osteoporosi e fratture: l’osteoporosi precoce è una delle complicazioni più comuni nei pazienti non diagnosticati. Le ossa fragili possono aumentare il rischio di fratture anche a seguito di traumi minori.
- Rischio di linfoma intestinale: anche se raro, il linfoma intestinale è una delle complicanze più gravi della celiachia non trattata. Il rischio aumenta con il prolungato consumo di glutine.
Per questo motivo, è cruciale non ignorare i possibili sintomi celiachia silente e consultare tempestivamente un medico. Una diagnosi precoce e un corretto piano alimentare possono prevenire gravi complicazioni e migliorare significativamente la qualità della vita.