Roma, 23 gen. (Adnkronos Salute) – “I rischi di cancro legati a un consumo anche moderato di alcol sono un dato scientifico. Sono evidenze consolidate, riferite dall’Istituto superiore di sanità, dall’Oms, dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (Iarc). Non c’è discussione su questo: la scienza non si discute”. Per questo “sono allibita di quanto sta avvenendo. Mi aspettavo la reazione, più che comprensibile, dei produttori e dei commercianti, non questo baccano da parte dei colleghi”. Lo dice l’immunologa Antonella Viola all’Adnkronos Salute, reagendo alle polemiche di queste ore dopo le sue dichiarazioni sui pericoli per la salute legati al consumo di vino, anche in quantità limitate.
“La scienza ci dice – continua – che l’etanolo è cancerogeno. Non si parla di una bevande in particolare, ma di questa sostanza, presente, in concentrazioni diverse, in tutte le bevande alcoliche: vino, ma anche birra, super alcolici. L’etanolo è inserito nella lista dei cancerogeni di tipo uno, quelli per i quali è certa la relazione con lo sviluppo dei tumori. Non ci sono dubbi, quindi, come non ci sono per il benzene e l’amianto, sempre sostanze presenti nella lista dei cancerogeni di tipo uno”. Queste “sono le evidenze scientifiche. Quindi o pensiamo che sia tutta una bugia, e tutte le organizzazioni internazionali e nazionali ci mentono, oppure non possiamo dire che un consumo moderato faccia bene o non faccia nulla. I dati sono chiarissimi: ci sono alcuni tumori direttamente associati a un consumo anche moderatissimo di alcol, i classici due bicchieri al giorno, e sono il cancro della bocca, quello dell’esofago e il tumore del seno soprattutto”.
Con consumi a dosi più alte ci sono anche rischi “di cancro al fegato, al colon e così via. Sono veramente sorpresa di sentire alcuni colleghi che negano queste evidenze, sostenendo che il problema è legato solo all’abuso. I dati ci dicono che anche un singolo bicchiere al giorno causa dei danni e aumenta i rischi di cancro”, chiosa Viola.