Roma, 30 mar. (Adnkronos Salute) – Domani e sabato gli Ordini dei medici saranno in piazza a Bari accanto alle rappresentanze sindacali dei medici per difendere il Servizio sanitario nazionale e tutelare il diritto alla salute dei cittadini. “Per garantire il diritto alla salute del cittadino servono riforme che vadano incontro ai nuovi bisogni di salute ma tutelino lo spirito universalistico, equo e solidale del nostro Ssn”, dichiara Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari e della Federazione nazionale degli Ordini dei medici (Fnomcep), che parteciperà, insieme al vicepresidente Fnomceo Giovanni Leoni e al segretario generale Roberto Monaco, alla manifestazione di sabato organizzata nel capoluogo pugliese dalla Fimmg Puglia. Roberto Monaco sarà presente anche alla manifestazione organizzata domani nel capoluogo pugliese dalla Cgil Puglia.
“La Cgil Puglia è da anni impegnata in una vertenza regionale sulle politiche per la salute tesa a migliorare la risposta del pubblico alle esigenze di cura e assistenza dei cittadini, affrontando le emergenze legate alle liste d’attesa, alla strutturazione di una sanità territoriale in grado anche di alleggerire il carico di prima assistenza che oggi stressa i Pronto soccorso, per meglio organizzare e integrare il ruolo dei medici di medicina generale nel sistema della salute, per implementare il personale medico e paramedico da anni sotto organico”, spiega Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia.
“Oggi – prosegue Gesmundo – guardiamo con ancor maggiore preoccupazione a scelte del Governo che rischiano davvero di minare alle basi un diritto costituzionale qual è quello alla salute. Il non adeguato finanziamento del Fondo sanitario nazionale, che andrebbe implementato per far fronte in primis all’aumento dei materiali e dei costi energetici che colpiscono in modo pesante le strutture sanitarie, addirittura un arretramento in termini di spesa se rapportata al Pil nel prossimo triennio, ci fanno dire che c’è un disegno di smantellamento del Ssn contro il quale il sindacato si sta già mobilitando con iniziative per sensibilizzare cittadini e opinione pubblica, assieme a chi lavora nella sanità e non è messo nelle condizione di operare al meglio, con ricadute finali sull’utenza, sui cittadini”.
“Come Federazione degli Ordini dei medici rileviamo il grave disagio della professione e la crisi in cui versa il sistema sanitario, che mette a rischio il diritto alla salute del cittadino, riconosciuto dalla Costituzione. Saremo quindi accanto alle rappresentanze sindacali dei medici per difendere la sanità pubblica e il patrimonio di valori che rappresenta per il nostro Paese”, dichiara Monaco. “Chiediamo al Governo e alle Regioni di vincolare una parte delle risorse del fondo sanitario nazionale al sostegno dei professionisti. Aver investito 30 miliardi in 4 anni in sanità è sicuramente una nota positiva, ma se non si investono analoghe risorse sul personale si mette a rischio il Ssn”.